Se siete insegnanti, se
fate questo lavoro da più di venti anni, se non avete ancora dato
un’occhiata al vostro cedolino del mese di dicembre, quello che
contiene anche la vostra tredicesima, beh, se avete tutte queste
caratteristiche vi invito ad entrare nel portale stipendi (ecco qui il
link) e a leggere attentamente la vostra busta paga.
Per comprendere meglio il perché di questo invito, scaricate anche il
cedolino equivalente dello scorso anno scolastico (è ancora caricato) e
fate il confronto.
Come dite? Trovate che quello di quest’anno sia decisamente inferiore?
Eh sì, cari voi è questa la bella notizia: la vostra tredicesima
quest’anno è più bassa di quella dell’anno passato di una cifra che
varia fra i 150 e i 300 euro!
A questo punto vi chiederete, ma perché?
Andiamo con
ordine.
Il “regalino” lo trovano tutti quegli insegnanti che hanno uno
stipendio lordo annuale superiore ai 28.000 € (ultimo gradone
stipendiale se lavorate nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie,
ultimi due se lavorate nella scuola secondaria di primo grado, ultimi
tre se lavorate nella secondaria di secondo grado).
Se il vostro stipendio lordo ha queste caratteristiche, per la parte
eccedente i 28.000 € l’aliquota Irpef sale infatti dal 27% al 38%;
attenzione, solo per la parte eccedente!
Tenendo presente che i nostri stipendi lordi superano non di molto i
28.000 € e che quasi tutti abbiamo deduzioni e detrazioni che
permettono di abbassare l’imponibile Irpef, fino allo scorso anno
scolastico la nostra tredicesima veniva tassata con un’aliquota massima
del 27%.
Quest’anno no!
Con un’operazione di dubbia trasparenza (quanti di voi ne erano al
corrente?) tutta la vostra tredicesima viene tassata in via cautelativa
al 38%, e questo comporta le differenze a cui accennavo più sopra (in
meno) fra il cedolino del 2010 e quello del 2011; diciamo che se tutto
andrà dritto (?), forse rivedremo quanto ci è stato “elegantemente”
sfilato dalle tasche in febbraio 2012 (adeguamento alle trattenute) o
al momento del conguaglio del 730 in luglio.
Uno scherzetto mica male, eh?!
Evidentemente non era sufficiente aver bloccato i nostri rinnovi
contrattuali per cinque anni, aver bloccato gli scatti stipendiali per
(almeno) due anni, mandarci in pensione con cinque/sei anni in più di
lavoro e con meno soldi, averci bloccato per due anni la riscossione
della buonuscita: no, era necessario anche prelevare in anticipo dalla
nostra tredicesima una quota probabilmente superiore a quanto dovuto.
Tenendo presente l’età media della classe insegnante, diciamo che circa
450.000 colleghi subiranno una trattenuta media di circa 225 € in più:
un bottino di almeno 100 milioni di euro.
Con questi soldi avranno forse trovato i fondi sufficienti per poter
retribuire i “meritevoli” colleghi che si presenteranno alla nuova
edizione del progetto “Valorizza”…
Buon Natale a tutti…
(di Carlo Salmaso da
Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova)
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