Mancano ancora
alcuni sindacati importanti, ma la maggior parte delle organizzazioni
ha dato l'annuncio che il 19 dicembre ci sarà uno sciopero unitario
nella scuola. Contro gli aspetti iniqui della manovra economica, i
sindacati chiedono un incontro-confronto con Monti. Faranno presente
che le conseguenze su stipendi e pensioni dei lavoratori della scuola
sono sempre le stesse: tagli e ingiustizie insieme, ma così ben
mescolate, che provare a districarle sembra quasi impossibile. Monti lo
sa, e noi pure. La realtà è che la situazione nella scuola non cambia
in meglio neanche di un millimetro.
È ufficiale, per uno stipendio in più, la guerra tra poveri c'è. Anche
se è difficile da digerire, c'è.
Le 33 scuole (di tre regioni) che avevano aderito alla proposta del
ministro Gelmini di farsi valutare dal preside e da due colleghi, hanno
prodotto i primi
risultati.
E purtroppo, da ciò che si apprende, ci sono buone possibilità
che la 'cosa', questa specie di 'astruseria mentale', abbia un seguito.
Non si sa bene perché. Intanto, l'enfasi riportata dai giornali sul
buon esito della sperimentazione è solo apparente. Il giudizio che
tutto sia andato nel migliore dei modi è relativo solamente alle scuole
che avevano accettato di partecipare, quindi in quelle scuole in cui
c'era già un accordo iniziale. Da non dimenticare, e quindi da
sottolineare, che tutte le scuole di tutte le altre regioni, si erano
rifiutate di sottoporsi a tale pratica.
Poi, leggendo il resoconto, si apprende che alcuni insegnanti delle
scuole partecipanti hanno espresso riserve sia sul questionario di
autovalutazione, che sul curriculum usati per essere giudicati. Se si
aggiunge che, sulle liste di insegnanti risultati vincitori, i giudizi
negativi sono del 13% dei genitori, del 25% degli studenti e del 39%
dei colleghi (e stiamo parlando sempre e solo delle scuole che avevano
aderito) non si capisce da dove provengano tutta questa enfasi e tutta
questa unanimità.
Il ministro Profumo, dal canto suo, ha detto che il sistema della
valutazione dovrà proseguire: non ha spiegato se con alcune modifiche o
allo stesso modo di com'è adesso. Ha aggiunto solo che il termine
Valutazione dovrà essere accoppiato con il termine Trasparenza. Cioè, i
metodi, le prove e i criteri dovranno essere e saranno visibili a
tutti. Se non ricordiamo male, questo tipo di trasparenza l'aveva già
previsto la ministra Gelmini. Ma è poco importante. Anche perché in
fondo non c'è niente da nascondere: quello usato è un metodo di
valutazione che nessuno vuole (meno 33). In aggiunta, c'è disaccordo
anche tra quelli che lo vogliono. Più trasparenti di così?
(da http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=15339)
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