Credo che sia importante ricordare. La
vita, a volte, è ingiusta e misteriosa. Ma è la vita, bellezza!
(avrebbe detto qualcuno). Ciao, caro collega.
È un ponte lungo novecento chilometri che attraversa l'Italia - da
Darfo a Potenza - e lega una scuola in lutto al suo «prof», inghiottito
da morte inattesa. Il professor «Zack» non c'è più, ma l'istituto della
scuola alberghiera di Darfo non lo vuol lasciare andar via in silenzio:
insegnava qui da tre anni, aveva sei classi e un mondo di studenti, che
dal giorno della sua scomparsa hanno affidato i loro pensieri a decine
di cartelli.
Salvatore Zaccagnino, 41 anni, marito e padre del piccolo Gabriele, è
scomparso improvvisamente venerdì scorso a San Fele, in provincia di
Potenza, suo paese d'origine.
Era domiciliato a Montecchio di Darfo dove viveva da qualche anno, cioè
da quando gli era stata assegnata la cattedra di «alimentazione» al
Putelli di Via Ubertosa. Il suo è stato un addio brusco, inatteso.
Uno choc per centinaia di studenti. «Non appena abbiamo saputo la
notizia tutta la scuola si è raccolta in un minuto di silenzio», spiega
Andrea rappresentante d'Istituto. «Poi, tanti ragazzi si sono fatti
avanti proponendo iniziative per ricordarlo e far sentire la nostra
presenza e la solidarietà alla famiglia. Il professor Zaccagnino era
una persona buona. Era anche un amico per molti di noi».
Il dolore dei ragazzi si traduce in «TVB» del vocabolario giovanile, è
sbucato da sabato sulle porte delle aule, sulle bacheche dei corridoi,
dove è stata posizionata una scatola che raccoglie i pensieri e i
ricordi degli studenti, dei docenti, dei dirigenti. «Stiamo
organizzando anche una piccola raccolta fondi per esprimere in maniera
concreta la nostra vicinanza al dolore della famiglia», continua Andrea.
«Il prof era sposato ed era diventato papà quindici mesi fa: in questo
momento il nostro pensiero va a tutta la sua famiglia e ai suoi cari.
Vogliamo che sappiano quanto era importante per tutti noi».
Dal Giornale di Brescia, Sergio Gabossi