Nella
giornata del 30 novembre è stata sottoscritta dalle OO.SS. di FLC CGIL,
CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS, con la FISM una pre-intesa per il
rinnovo del CCNL 2010-2012 che, se confermata dai lavoratori e dagli
organismi dirigenti delle organizzazioni sindacali, pone fine alla
lunghissima vertenza per il rinnovo del CCNL 2010/2012 aperta sin dal
2010 con questa associazione datoriale.
L’ipotesi di accordo prevede solo il
rinnovo della parte economica rimandando la discussione della parte
normativa alla prossima tornata contrattuale. Una scelta
d’obbligo in quanto la trattazione della normativa avrebbe richiesto
ulteriori tempi lunghi con il fondato rischio di bruciare anche
l’ultimo anno di questa tornata contrattuale, ovvero il 2012, senza la
minima traccia di rinnovo del Ccnl, a causa della ostinata posizione
assunta dalla
FISM.
Come è noto, infatti, l’associazione datoriale, utilizzando in
maniera strumentale i tagli operati dal governo Berlusconi/Tremonti
sulla scuola paritaria dell’infanzia, non ha mai voluto aprire il
negoziato per il rinnovo del Ccnl 2010/2012 con le Organizzazioni
sindacali firmatarie del contratto. Tutto ciò nonostante la
presentazione a tempo debito della piattaforma, le proteste e la
reiterata richiesta da parte delle stesse OO.SS. di un intervento
dell’ex Ministro del Lavoro on.le Sacconi rimasta tranquillamente
inevasa.
Con il ripristino dei finanziamenti da parte del Governo a seguito
dell’approvazione della legge di stabilità (Finanziaria 2012) si è
aperto il negoziato che ha trovato, quasi subito, nella pre-intesa del
30 novembre la sua conclusione.
Secondo l’ipotesi di accordo le lavoratrici e i lavoratori, circa 45
mila, in forza nelle scuole aderenti alla FISM o che ne applicano il
ccnl avranno un aumento a regime di 120 euro per il livello VI
riparametrato per gli altri livelli e suddiviso in due tranches
(50 euro al 1/01/2012 e 70 euro al 1/09/2012). Per il periodo pregresso
è previsto un arretrato di 300 euro suddiviso in tre tranches di pari
importo da liquidare nel 2012.
A nessuno sfuggirà il fatto che la pre-intesa così come definita
rappresenta la via obbligata per salvare questa tornata contrattuale
fortemente compromessa non solo dalla posizione assunta dalla FISM ma
anche dall’ignavia di chi, come l’ex Ministro del Lavoro, ha
decisamente snobbato le richieste delle OO.SS. di intervenire su di una
vertenza resa ancora più complicata dall’attuale stato di crisi. La FLC
Cgil ritiene a tale proposito non più rinviabile la necessità di
rivedere, in una rinnovata logica concertativa, il ruolo che devono
assumere le istituzioni preposte in vicende analoghe.
(da Flc-Cgil)
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