Come avevamo
annunciato dopo l'incontro interlocutorio al Ministero dello scorso 30
novembre (vedi correlati), abbiamo elaborato, unitamente alle altre
organizzazioni sindacali, un articolato documento di osservazioni e
proposte sui percorsi di formazione iniziale, che riprendono le
posizioni già espresse nelle precedenti occasioni di confronto.
Nella lettera al Ministro viene anche richiesto il ripristino di
corrette relazioni sindacali e l'apertura di un confronto complessivo
sui temi della formazione iniziale e del reclutamento.
Il tavolo tecnico sul precariato, già concordato per la prossima
settimana, sarà l'occasione per ribadire le nostre posizioni in materia
di abilitazioni, reclutamento, graduatorie ad esaurimento con un
atteggiamento di confronto costruttivo teso a sollecitare interventi
funzionali e trasparenti.
In aggiunta a tutte le questioni sollevate è urgente affrontare anche,
all'interno del confronto sull'insegnamento dell'inglese nella scuola
primaria, le modalità che permettano ai docenti precari già abilitati
di acquisire l'idoneità, evitando sperequazioni nell'utilizzo delle
graduatorie d'istituto.
FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS
CONFSAL - GILDA Unams (da Flc-Cgil)
Segreterie Generali
Prof. Francesco Profumo
Ministro dell’Istruzione, Univ. e Ricerca
Viale Trastevere
ROMA
OGGETTO: Avvio dei nuovi corsi
di laurea per docenti e dei percorsi di TFA
Le scriventi OO.SS., facendo seguito all’incontro al MIUR del 30
novembre u.s. sul tema dell’attuazione del D.M. n. 249/2010, ed in
particolare sull’applicazione dell’art. 15:
denunciano la mancata attivazione di corrette relazioni sindacali;
nell’unica riunione convocata in data 3 novembre veniva infatti
comunicato che la predisposizione dei decreti inerenti l’oggetto era in
fase di definizione e che le OO.SS. sarebbero state riconvocate prima
della loro emanazione. Nonostante tale impegno, l’Amministrazione ha
definito e sottoposto alla firma del ministro ben quattro decreti, di
cui due relativi alle modalità delle prove di accesso e due relativi
alla programmazione dei corsi da parte delle Università e la
distribuzione degli accessi attivabili nelle diverse Regioni;
evidenziano che solo a seguito di insistente richiesta delle scriventi
sono stati formalmente consegnati, nell’incontro del 30 novembre, i
testi dei primi due decreti citati, peraltro già pubblicati sul sito
dell’Università;
affermano la necessità che le tematiche inerenti la formazione iniziale
siano affrontate contestualmente a quelle del reclutamento;
ribadiscono l’esigenza di uno stretto e continuo confronto tra le
OO.SS. e l’Amministrazione, quest’ultima coinvolta in tutte le
articolazioni interessate, al fine di individuare soluzioni efficaci
per la qualità del servizio e rispondenti alle diverse aspettative dei
soggetti destinatari dei provvedimenti.
Con la presente le scriventi OO.SS. chiedono alla S.V. di voler
assicurare il corretto e preventivo confronto con le OO.SS. prima di
dare corso con la Sua firma all’avvio del nuovo iter di decretazione
sulla materia, ferma restando l’esigenza di prevedere per i due decreti
già pubblicati, come peraltro emerso nel citato incontro del 30
novembre u.s., a un necessario riesame finalizzato anche ad opportuni
interventi di integrazione e/o modifica.
Si allega a tal fine una scheda di osservazioni sulle tematiche oggetto
del richiesto confronto.
Confidando in un suo tempestivo intervento, si porgono distinti saluti.
FLC CGIL
Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA
Francesco Scrima
UIL SCUOLA
Massimo Di Menna
SNALS CONFSAL
Marco Paolo Nigi
GILDA Unams
Rino Di Meglio
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OSSERVAZIONI E PROPOSTE
In relazione ai due decreti emanati si segnala quanto segue:
1. Decreto Ministeriale 11 novembre 2011 relativo alle modalità di
svolgimento dei percorsi formativi di abilitazione per la scuola
dell’infanzia e per la scuola materna
nella titolazione si indica erroneamente la scuola materna invece della
scuola primaria;
nell’art. 1 va inserita, in ordine alla percentuale di assenze ammesse,
una norma che garantisca le modalità di frequenza ai corsi nel caso in
cui la sede di svolgimento sia in provincia diversa da quella di
servizio o residenza;
nell’art. 2:
1. al comma 4 va tolto il riferimento ai programmi di cui al D.M.
4/2/99 n. 26 e al Decreto 18/1/99 n. 8; ciò in quanto relativi ad
ordinamenti e a programmi di insegnamento non più vigenti;
2. al comma 11 - lettera b va eliminata la prova integrativa in lingua
inglese di livello B1 del QCER per l’accesso all’abilitazione nella
scuola primaria. La competenza in lingua inglese deve essere posseduta
e verificata in uscita del corso ai fini del conseguimento
dell’abilitazione;
è necessario eliminare l’articolo 5 in quanto non attinente all’oggetto
del decreto; infatti la validità dei titoli attiene alle modalità di
reclutamento;
va inserito un articolo che definisca lo standard dei costi a carico
dei partecipanti nelle varie fasi, assicurando la sostenibilità
economica da parte degli interessati anche in applicazione di quanto
stabilito dal DPR 306/97.
2. Decreto Ministeriale 11 novembre 2011 relativo alle modalità di
svolgimento prove di accesso ai percorsi di tirocinio formativo attivo
di cui all’articolo 15, comma 1, del D.M. 10 settembre 2010, n. 249
Nell’art. 1:
inserire un comma che garantisca una percentuale di assenze e le
modalità di frequenza ai corsi nel caso in cui la sede di svolgimento
sia in provincia diversa da quella di servizio o residenza;
rivedere la lettera b del comma 3, in quanto non coerente con il testo
del Decreto. E’ necessario, inoltre, individuare una soluzione al
problema dei “corsi singoli”, ricorrendo, se necessario, anche a
modifiche del DM emanato in modo da tenere conto della sfasatura
temporale che si è venuta a creare, e chiarire che per quanto riguardo
il TFA, l'abilitazione in lingua straniera per la scuola secondaria di
I grado è relativa ad una sola lingua comunitaria, come già concordato
nell'incontro del 3 dicembre;
al comma 5 togliere il riferimento ai programmi di cui al DM 357/98
che, in particolare per la scuola secondaria di primo grado, sono
totalmente superati; tale riferimento e’, infatti, pertinente solo per
la secondaria di secondo grado e questo sino alla completa attuazione
in tutte le classi dei regolamenti di riordino, ossia sino all'a.s.
2013/14;
al comma 7 inserire una precisazione che garantisca, come assicurato
verbalmente, la possibilità per gli aspiranti di partecipare anche a
più di una prova di accesso;
al comma 16 prevedere che, nel caso di ulteriore parità dopo la
valutazione dell’anzianità di servizio, siano ammessi in deroga gli
aspiranti a parità di punteggio.
In analogia a quanto previsto nel decreto relativo alla scuola
dell’infanzia e primaria va prevista, riprendendola dal DM, la modalità
di conseguimento dell’abilitazione.
Va, altresì, inserito un articolo che definisca lo standard dei costi a
carico dei partecipanti nelle varie fasi, assicurando la sostenibilità
economica da parte degli interessati anche in applicazione di quanto
stabilito dal DPR 306/97.
Va, infine, affrontato e risolto il problema della modalità di
conseguimento dell’abilitazione per i docenti tecnico pratici; non è
infatti accettabile che questa sia l’unica categoria di docenti esclusa
dalla possibilità di conseguire l’abilitazione.
In relazione ai decreti di programmazione del fabbisogno e della sua
distribuzione territoriale si fa presente che:
va garantito l’avvio contestuale per tutte le classi di concorso sia
per quelle la cui attivazione è di competenza delle istituzioni AFAM,
sia per quelle di competenze dell’Università;
le osservazioni di merito si potranno avanzare solo quando sarà fornita
l’informazione preventiva sulle bozze dei relativi decreti.
Si ritiene, inoltre, di segnalare la necessità di:
intervenire per sollecitare la registrazione dei regolamenti relativi
al conseguimento della specializzazione sul sostegno e
sull’insegnamento CLIL. Ovviamente va immediatamente aperta la fase di
informazione preventiva sulla programmazione e attivazione di tali
percorsi;
conoscere il seguito dell’impegno assunto dal capo dipartimento Dott.
Biondi nella riunione del 3 novembre, in relazione alla necessità di
definire un regolamento per il riconoscimento delle abilitazioni
conseguite in ambito comunitario;
individuare le possibili risposte alle legittime aspettative di tutti
quei docenti che sono in possesso di rilevanti titoli di servizio e
sono privi di abilitazione.
fornire una informativa sui contenuti del decreto da emanare per i
criteri di selezione dei tutor e per i relativi contingenti.
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