Il 2 dicembre le
scuole hanno ricevuto la circolare (in allegato), redatta d'intesa fra
il Miur e il Mef, e riguardante il rinnovo degli inventari dei beni.
La circolare era da tempo annunciata, ed ora che – dopo lunga
gestazione – è arrivata – come di consueto si scarica sulle scuole, e
in particolare in questo caso sui Dsga, la richiesta di agire in tempi
brevi, anzi brevissimi considerato il sovrapporsi in questi mesi di una
mole di lavoro di cui sicuramente gli estensori della circolare non
sono a conoscenza: Programma annuale, Chiusura dell'anno finanziario,
Graduatorie di Istituto ATA, Organico di diritto, nuove iscrizioni ecc…
La circolare obbliga tutte le scuole a completare la ricognizione dei
beni, la loro rivalutazione e la riscrittura degli inventari entro il
termine fissato per il conto consuntivo
2011.
È vero che tale scadenza è dettata dal D.I. 44/2001 (Regolamento di
contabilità) che prevede il rinnovo degli inventari e la rivalutazione
ogni 10 anni. È anche vero però che nell'ultimo anno diverse fonti dei
due ministeri e anche molti Revisori dei conti hanno invitato le scuole
ad attendere per tale adempimento la promulgazione dell'apposita
normativa, in quanto alla scuola non era applicabile la circolare n. 4
del 26 gennaio 2010 riguardante in generale i beni dello Stato.
Considerata la mole di lavoro che il rinnovo inventariale comporta
soprattutto in quelle scuole, come gli istituti tecnici e
professionali, che hanno un ingente patrimonio di attrezzature
laboratori ali e la riduzione drammatica del personale, va rimarcato
che il termine stabilito (contestualità con il conto consuntivo) deve
quindi intendersi puramente ordinatorio.
D'altra parte, vi è un'altra notevole contraddizione: la Circolare
parla all'art. 4.2 di invio della documentazione relativa ai nuovi
inventari all'Ufficio Scolastico Regionale "quale allegato al Conto
consuntivo". Ma le scuole devono inviare il conto consuntivo all'USR
solo se approvato in difformità del parere dei Revisori dei Conti"!
Il punto di maggiore gravità della circolare è però un altro: All'art.
4.1 – descrivendo nel dettaglio la composizione e le modalità di
funzionamento della Commissione che dovrà effettuare tutte le
operazioni (e anche questo è un'indebita ingerenza nell'autonomia della
scuola), si spinge ad affermare che:
"Per quanto riguarda il personale docente e ATA … le attività in
questione non possono essere incluse in un progetto né trovare una
previsione specifica nella contrattazione integrativa, trattandosi di
compiti disciplinati dalla normativa vigente, rientranti nell'ambito
dell'attività gestionale ordinaria, ancorché con cadenza periodica
ultrannuale".
Siamo davvero all'assurdo! Quindi un'attività per essere retribuita con
il FIS non dovrebbe essere disciplinata da normativa? Comunque, il
vigente CCNL all'art. 88 prevede in particolare per il personale ATA la
retribuzione sia di prestazioni lavorative oltre l'orario d'obbligo sia
dell'intensificazione.
È inaudito pertanto che una circolare – fra l'altro riguardante
tutt'altra materia – pretenda di limitare l'autonoma decisione delle
scuole nell'ambito della contrattazione integrativa.
Il personale che sarà chiamato a supportare operativamente
Dirigente scolastico e Dsga in questo gravoso adempimento avrà il
diritto ad essere compensato sulla base di quanto stabilirà la
contrattazione integrativa di istituto.
Non è trattando male dirigenti, direttori e assistenti che si rendono
efficienti i processi amministrativi.
Chiediamo al nuovo ministro di intervenire rapidamente dando un segnale
di rispetto per l'autonomia delle scuole e della contrattazione, e
anche di considerazione per il lavoro del personale ATA, e quindi
ritirare la circolare modificandola in questi aspetti palesemente
illegittimi e inaccettabili. (da Flc-Cgil)
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