Lettera aperta
Caro MINISTRO DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE Prof. FRANCESCO PROFUMO
Chi Vi scrive è un gruppo di lavoratori precari della scuola che ormai
da 4 anni è impegnato attivamente nella difesa della qualità
dell’istruzione pubblica statale avendo sempre creduto che uno sviluppo
reale e sostenibile in questi tempi di profondo cambiamento delle
dinamiche della produzione della ricchezza e quindi del benessere
sociale, non possa che partire da una istruzione di qualità. Ma per
essere di qualità il nostro sistema di istruzione dovrebbe essere
rivisto sin dalle sue fondamenta partendo dalle scuole dell’infanzia
per finire all’Università.
Per questo motivo abbiamo protestato fin dal 2008 contro la cosiddetta
riforma Gelmini, non già per motivi pregiudiziali ma perché convinti
che qualsiasi riforma non si possa attuare attraverso la riduzione del
tempo scuola e del numero dei Docenti e Personale ATA. Se è vero che i
nostri studenti sono i più “somari” d’Europa, come ha detto il neo
Presidente del Consiglio Mario Monti, ogni buon padre di famiglia sa
perfettamente che non si migliorano le “perfomance” del proprio
figliolo facendolo studiare di meno.
Se poi a questo tipo di intervento non si aggiunge nessun provvedimento
volto ad una modifica reale dei programmi curriculari, se non si
aggiunge nessun provvedimento volto a far diventare la scuola come un
centro propulsore della crescita sociale e culturale, soprattutto nei
quartieri disagiati delle grandi città e nelle provincie del sud, ecco
che arriviamo alla situazione drammatica in cui versano i nostri
giovani, completamente avulsi nella quasi totalità, dalle nuovi
dinamiche mondiali e solo interessati a come cercare di arrivare in TV
a qualunque costo per saltare tutti gli ascensori sociali e diventare
“qualcuno”; per non parlare di quelli che non riescono a concludere gli
studi e finiscono,nella migliore delle ipotesi nel lavoro nero, nella
peggiore nelle mani delle organizzazioni mafiose.
Abbiamo soprattutto per questo considerato nefasto avere impoverito la
scuola di ben 150.000 unità in 3 anni, rendendo le scuole insicure
perché pochissimo sorvegliate dai collaboratori scolastici e le classi
ingestibili laddove si sono dovuti ammassare sino a 35 alunni in una
classe che ne poteva contenere a mala pena 20, in barba alle attuali
leggi e normative su igiene e sicurezza, per non parlare della
impossibilità reale di poter valutare seriamente tutti gli alunni.
Abbiamo apprezzato nel suo comunicato stampa le seguenti parole: “E’
mia intenzione ascoltare con attenzione e interesse tutte le voci del
mondo della scuola e dell’università che vogliano essere propositive.
Per questo mi rendo disponibile ad incontrarle a breve.” Siamo in
sintonia sulla sua condanna di ogni forma di violenza ed a
testimonianza di ciò sono tutte le manifestazioni organizzate in
Sicilia che si sono svolte in modo assolutamente pacifico. Anche la
grande manifestazione dello stretto di Messina del 12 settembre 2010,
da noi organizzata, se ha avuto uno svolgimento imprevisto come è stato
il blocco degli imbarcaderi, si è comunque svolta all’insegna della non
violenza.
Le confessiamo invece di essere rimasti un po’ delusi dalle parole
dette dal neo Presidente del Consiglio sul buon lavoro svolto dal
Ministro dell’Istruzione del precedente governo. Riteniamo che una
seria politica di rilancio non possa che partire dalla restituzione
delle risorse che sono state tolte alla scuola in questi 4 anni e che
ammontano circa a 10 miliardi di euro. Ci rendiamo conto che parlare di
investimenti in questi giorni appare quasi un controsenso ma siamo
tutti consapevoli che la scuola così come è anche e soprattutto dopo la
riforma Gelmini non funziona come stanno confermando tutte le indagini
statistiche.
Siamo disponibili a confrontarci su molti temi che riguardano la
qualità dell’istruzione nonché di quei temi di attualità che sono il
nuovo sistema di abilitazione all’insegnamento e del nuovo sistema di
reclutamento, ma anche di valutazione del sistema scuola nella sua
totalità e non solo dei Docenti, come della posizione dei lavoratori
precari che oggi, pur avendo i medesimi doveri dei lavoratori a tempo
indeterminato, non hanno di contro gli stessi diritti.
Sottoponiamo alla sua attenzione una serie di punti distinti in temi di
carattere generale e di carattere tecnico per il quale gradiremmo avere
un suo parere in un futuro incontro.
Approfittiamo in ogni caso con questa lettera di augurarle un buon
lavoro in un settore veramente difficile ma forse il più importante tra
tutti.
Temi di carattere Generale
1) Abolizione della riforma delle scuole medie di I e II grado
(L.133/08) e successive disposizioni.
2) Abolizione del maestro unico nella scuola primaria (L.169/08) e
successive disposizioni.
3) Ritrasformazione delle attuali graduatorie provinciali ad
esaurimento in permanenti mantenendo la possibilità di trasferimento in
unica provincia a “pettine”
4) Congelamento della tabella di valutazione dei titoli da inserire
nelle graduatorie.
5) Istituzione di un percorso abilitante per i non abilitati a numero
chiuso secondo le esigenze dei territori con obbligo di immissione di
quest’ultimi nelle graduatorie trasformate in permanenti. Assoluta
contrarietà ad ogni forma di "sanatoria" che abiliti nuovo personale
non selezionato tramite concorso per esami e che ecceda il contingente
determinato dalla programmazione regionale
6) Abolizione del tetto massimo di un insegnante di sostegno ogni due
alunni diversamente abili su base provinciale e ripristino delle
deroghe per l’assegnazione di ore aggiuntive per casi di disabilità
gravi(L. 244/07) come stabilito dalla sentenza della corte
costituzionale (Sentenza n.80 del 22/02/2010)
7) Assunzione a tempo indeterminato di tutto il personale ATA presente
nella graduatoria permanente di 1°fascia
8) Congelamento delle graduatorie permanenti 1°fascia pers. ATA fino al
completo esaurimento,consentendo,nelle graduatorie congelate
ESCLUSIVAMENTE l’inserimento dell’invalidità e della legge 104.
9) Garanzia di un reddito minimo fisso per il pers. ATA inserito nella
graduatoria permanente di 1°fascia e dei Docenti presenti nelle
graduatorie, dopo l’esaurimento dell’indennizzo di disoccupazione e in
attesa di ricollocamento.
10) Ripristino dell'automatismo delle assunzioni su posti vacanti
tramite la modifica della legge 449 del 1997 e sblocco del turn over
tramite modifica dell'art.1 comma 523 legge n.296 del 2006 e dell'art.
66 della legge 133 del 2008.
11) Rifiuto totale di qualsiasi proposta di valutazione dell’operato
dei singoli docenti; da prendere in considerazione semmai la
valutazione dei singoli istituti nella loro globalità rispetto al
successo formativo degli alunni.
12) Abolizione dei cosiddetti decreti “salvaprecari”
Temi di carattere tecnico
13) Istituzione di un tetto massimo del 30% di cattedre di diritto o di
fatto da assegnare a trasferimenti, utilizzazioni ed assegnazioni
provvisorie interprovinciali.
14) Procedere,per le graduatorie ATA congelate, ad una accurata
verifica dei titoli di accesso e dei titoli(di servizio e culturali)
valutati.
15) Obbligo da parte delle scuole paritarie di assumere il personale
docente e ATA dalle graduatorie permanenti con contratto identico a
quello in vigore per il personale assunto dalle scuole statali
16) Assoluta parità di diritti tra lavoratori della scuola a tempo
indeterminato e lavoratori della scuola a tempo determinato (scatti di
anzianità aspettativa, permessi per esami, permessi brevi, etc.)
17) Abolizione della norma che da facoltà ai Dirigenti scolastici di
assegnare ore di supplenza ai docenti interni all’istituto anche oltre
l’orario di 18 ore
18) Obbligo assoluto di pubblicazione e possibilità da parte degli USP
di dare spezzoni anche inferiori alle 7 ore
19) Definizione dell’organico di fatto e di diritto almeno 10 giorni
prima della data di convocazione delle nomine annuali
20) Possibilità per il lavoratore della scuola nominato su nomina
annuale di optare per un nuovo incarico su eventuale e straordinaria
seconda convocazione dell’USP.
21) Visibilità dei riservisti e possessori di L.104 nelle graduatorie
ad esaurimento.
Sicilia 22 Novembre 2011
RETE PRECARI SCUOLA SICILIA