La lezione di
religione era dai contenuti un po' troppo "forti", per qesto motivo
un'insegnate è stata sospesa dall'incarico in una prima classe si una
scuola primaria bolognese. L'argomento del giorno era
l'Apocalisse.
A denunciare la vicenda è il deputato Fabio Garagnani (Pdl) che ha
presentato un'interpellanza al ministro perché venga ripristinata la
«legalità scolastica» fissando i limiti di intervento del dirigente
scolastico che ha deciso la sospensione. A metà ottobre, dopo una
lezione nella quale la maestra aveva raccontato la storia
dell'Arcangelo Michele e di Lucifero facendo ricorso anche ad alcuni
dipinti, i familiari di un'alunna sono andate a raccontare l'episodio
(che avrebbe traumatizzato la bambina) al dirigente scolastico che ha
deciso («senza neanche ascoltare la mia versione» ha detto la maestra)
di sospendere l'ora di religione nella classe nell'attesa della nomina
di un nuovo docente da parte della diocesi.
Per la maestra, che insegna anche altre materie nella stessa
classe, divieto di spiegare religione per tutto l'anno scolastico. «La
mia - ha spiegato la maestra incontrando la stampa - non è una
rivendicazione personale ma è una questione di principio. Io voglio
insegnare religione che non è una materia come le altre: è legata
all'identità di una comunità. Sono stata punita per aver messo in
contrapposizione buoni e cattivì. Questo è un attacco alle prerogative
della chiesa». Solidarietà alla maestra è arrivata da tutti i genitori
della classe (la bambina che ha dato il via alla vicenda è stata invece
spostata in un'altra sezione) che con una lettera hanno chiesto al
dirigente di riammetterla all'insegnamento. «Una volta tanto - ha detto
Garagnani - non sono io che documento e denuncio il tasso di
ideologizzazione che resiste nelle scuole di questa città. Un dirigente
non può dare valutazioni sulla concezione religiosa di un insegnante
statale. È competenza della diocesi». (da
http://www.leggonline.it)
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