C’è delusione tra il
personale ed i sindacati della scuola per l’emanazione, avvenuta poche
ore prima che il nuovo Ministro Francesco Profumo approdasse al Miur,
dei due decreti sulle modalità di svolgimento delle prove di accesso ai
Tirocini formativi attivi (TFA) e ai percorsi formativi di abilitazione
per scuola dell'infanzia e primaria. Oggi l’Anief, che nelle ultime
settimane ha chiesto più volte al Ministero dell’Istruzione di
salvaguardare i diritti e l’esperienza acquisita negli anni dal
personale precario, ha deciso di impugnare i due decreti contenenti la
“definizione delle modalità di svolgimento e delle caratteristiche
delle prove di accesso ai percorsi di tirocinio formativo attivo” e
“dei percorsi formativi di abilitazione per la scuola dell’infanzia e
per la scuola
materna”.
“Abbiamo deciso di ricorrere contro quanto deciso dal Miur – ha
dichiarato Marcello Pacifico, Presidente dell’Anief – perché vogliamo
che sia garantito l’accesso, a questo punto come sovrannumerari, di chi
ha prestato servizio dal 2005 ad oggi. Tra questi risultano
particolarmente danneggiati coloro che hanno accumulato tre anni di
anzianità, un periodo più che sufficiente secondo la normativa europea
per accertare sul campo la professionalità raggiunta”.
L’Anief contesta al Miur anche la bassa considerazione che nel
regolamento sulla selezione viene data al titolo di Dottore di Ricerca:
una scelta davvero sorprendente, visto che prima dell’emanazione del
decreto dell’11 novembre sembrava destinato ad essere collocato tra i
titoli preferenziali di accesso alla professione di insegnante. “Questo
mancato riconoscimento – sostiene Pacifico – danneggia anche tutti
coloro che sono già in possesso di un’abilitazione, negandogli la
possibilità di acquisire del punteggio utile anche a contrastare la
mobilità forzata, la cassa integrazione e il licenziamento introdotti
di recente per tutti coloro che dal prossimo anno si troveranno in
condizione di sovrannumerarietà”.
L’Anief ritiene che questa errata scelta nelle formulazione del
regolamento selettivo è particolarmente grave, perché cade mentre è in
corso la “battaglia” politica, giudiziaria e sindacale sull’accesso
nelle Graduatorie ad Esaurimento dei docenti abilitati negli ultimi
anni nelle Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, nei
Conservatori e nelle Accademie. Una questione peraltro sollevata anche
oggi alla Camera dell’On. Tonino Russo, componente per il Pd della
Commissione Cultura.
Il leader del giovane sindacato sottolinea che non vuole rinviare
l’avvio dei corsi per svolgere i Tfa: “è una scelta che danneggerebbe
gli insegnanti coinvolti, ma nello stesso tempo non possiamo tacere
sulla disparità di trattamento verso degli insegnanti che hanno
dimostrato negli anni di possedere le competenze utili allo svolgimento
dei corsi abilitanti in via di attuazione. Disparità – continua
Pacifico – che si evidenzia anche nella spendibilità del titolo
abilitante, utile ad entrare solo nelle graduatorie di seconda fascia,
e nel silenzio che riguarda i corsi di abilitazione della secondaria
superiore. Sono problemi che vanno affrontati e risolti sin da subito:
in caso contrario il sindacato sarà costretto a ricorrere, come extrema
ratio, alla via giudiziaria”.
(da Anief)
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