Quello che
lascia più perplessi in certe proposte di associazioni di precari
o da parte di coordinamenti è che i concorsi, per il reclutamento
dei docenti, di per sé, sarebbero clientelari ; in verità noi
sappiamo, per esperienza diretta, che per 40 anni sono state
proprio le graduatorie, prima il doppio canale, poi le permanenti
ora ad esaurimento a creare, a ogni aggiornamento, una selva di
clientele; pensate solo alle incursioni della politica sulle tabelle di
valutazione ( servizio di montagna, servizio nelle piccole isole,
servizio non specifico servizio nella scuola non statale) pensate al
mercato dei punti da spendere nelle graduatorie, al gran bazar
delle scuole non statali, private, legalmente riconosciute e poi
paritarie, o a quello delle Università o dei consorzi universitari.
Bisogna finalmente superare la mentalità delle liste di attesa
permanenti che in questi anni hanno fatto la fortuna di partiti, di
uomini politici, di sindacati, di sindacalisti e perfino del nuovo
sindacato dei ricorsi che ha fatto la sua fortuna proprio a partire
dalle graduatorie ad esaurimento provinciali e dalle code di
graduatoria, graduatorie queste, che allora ubbidenti a un diktat
leghista, si sarebbero volute congelate in eterno, il sindacato
di Pacifico, come ho subito sostenuto, ha avuto il merito di portare
questa impostazione illegittima in quanto contraria alla Costituzione,
voluta da una parte politica e condivisa da certi sindacati, in
tribunale.
Ricordo ancora, in questa occasione, certi rappresentanti del
precariato nascondere la testa sotto la sabbia per non
dividere i precari del nord e del sud, tutti uniti
appassionatamente e giustamente contro i tagli di Berlusconi ma a
bollare la questione, come roba di soli avvocati!
· Inoltre in queste
proposte filo graduatorie ciò che non regge proprio, a mio parere, è la
regressione alle graduatorie permanenti dalle attuali a carattere ad
esaurimento, che è stata una conquista del precariato negli scorsi
anni, uno sconto che si vorrebbe fare allo Stato che per legge ha
sancito finalmente il carattere ad esaurimento delle graduatorie del
precariato scolastico, riconoscendo un debito per chi da anni è in
graduatoria e ha cumulato con sacrificio esperienze ( insegnamento) e
titoli.
· Noi diciamo, si
esauriscano le graduatorie con il 100% dei posi disponibili e vacanti (
concetto dell'esauribilità delle graduatorie e dell’estinzione
delle stesse) con una graduatoria chiusa che metta fine al mercato dei
punteggi per università e privati, una graduatoria di rango nazionale
che superi le gabbie della disoccupazione provinciale voluta dai
sindacalisti del territorio alla Pittoni ( lega Nord) e dai suoi amici
sindacalisti e precari del sud ora al nord, una graduatoria che
coniughi finalmente massima mobilità e riconoscimento del merito,
con la posizione in graduatoria.
· Che si metta fine una
buona volta al vecchio doppio canale di reclutamento, si rendano
inattive le graduatorie di merito del secolo scorso ( 1990-1999) e nel
contempo si provveda nei prossimi 5 anni all'esaurimento delle
GEN ( graduatorie nazionali ad esaurimento chiuse con libere opzioni
territoriali da esercitare annualmente) per classi e tipologia di posto
, quindi si cambi finalmente sistema, si ripristini il concorso
ordinario nazionale per esami e titoli ( servizio e titoli di studio)
con cadenza certa ( ogni tre anni) con prove psicoattitudinali
con posti programmati, le graduatorie resteranno ma solo come
fatto residuale per la stabilizzazione, nella misura in cui il MIUR
avrà fatto male i conti e gli idonei saranno più dei posti messi a
concorso nel triennio di riferimento, solo in tal caso si
istituisce una graduatoria nazionale permanente.
· Capisco la necessità
tutta politica di certi gruppi di precari i cui leader hanno precise
appartenenze o politiche o sindacali di coagulare gli interessi degli
attuali non abilitati, ma i non abilitati faranno un percorso di
esperienza ( insegnamento dalla graduatoria d’istituto) che noi
vorremmo di ambito territoriale sub provinciale e di conoscenza (
abilitazione) e parteciperanno ai concorsi a cattedre nazionale come
era nel passato nel nostro paese e come ad esempio accade tuttora in
Francia.
Libero Tassella
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