Una lettera indirizzata
al governatore della regione Campania, Stefano Caldoro; al Presidente
della Provincia di Napoli, On. Luigi Cesaro, al Sindaco di Napoli;
Luigi De Magistris e ai rispettivi assessori all'istruzione nonché all'
Ufficio scolastico provinciale, è quella inviata dall'Unione degli
studenti di Napoli per denunciare l'assunzione di criteri di
repressione preventiva da parte degli istituti scolastici locali. In
particolare, gli studenti puntano il dito contro lo strumento del voto
in condotta e riportano quanto avvenuto al liceo classico "G.
Garibaldi" di Napoli che "lo scorso anno ha visto 170 studenti vittime
di questo strumento repressivo a seguito dell'occupazione avvenuta ai
fini della protesta contro la riforma
Gelmini".
"Ma non è finita qui – afferma l'UDS - infatti proprio lo scorso
venerdì, 11 novembre 2011, è stata approvata la griglia della casistica
in base alla quale il consiglio di classe del noto liceo partenopeo può
attribuire la sospensione dalle lezioni e il voto in condotta inferiore
al 6 agli studenti". Oltre agli atti di violenza fisica o psicologica e
il linguaggio offensivo o comportamenti palesemente indecorosi sono
contemplati "ritardi individuali o di massa ingiustificati o
giustificate in modo pretestuoso" e, in particolare "manifestazioni di
protesta tali da danneggiare la libertà di insegnamento e di diritto
allo studio".
"Da anni ormai, – afferma il coordinatore provinciale UDS Napoli
Francesco Giampietro - la nostra organizzazione si batte per eliminare
la valutazione della condotta perché riteniamo impossibile rinchiudere
l'intelligenza, le attitudini e i comportamenti di uno studente
attraverso un voto "in condotta". Inoltre consideriamo il "5 in
condotta" uno strumento illecito messo nelle mani dei presidi e dei
professori più autoritari per reprimere le manifestazioni di pensiero
degli studenti, sia singoli che organizzati".
"Chiediamo – conclude il coordinatore - che si prenda subito una
posizione pubblica rispetto a questi problemi in modo tale da fare
chiarezza sul voto di condotta, sia per quanto riguarda il liceo "G.
Garibaldi", sia per evitare che siano presi in altre scuole del
territorio criteri di repressione preventiva simili. Inoltre, pensiamo
che a tal fine sia necessario mandare una circolare esplicativa nelle
scuole, sui criteri di attribuzione del voto di condotta e della
valenza giuridica delle occupazioni, e di istituire subito un tavolo di
discussione tra ufficio scolastico provinciale e regionale,
istituzioni, scuole ed associazioni studentesche per poter porre un
freno alla deriva, di per sé già annunciata, che il voto di condotta
sta avendo a Napoli". (da http://www.casertanews.it)
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