No al nuovo
governo Monti e no al nuovo ministro dell'Istruzione, Francesco
Profumo, che ''da rettore del Politecnico di Torino si e' vantato di
aver trasformato quell'ateneo in un'impresa. Se questa e' la sua idea
di pubblica istruzione noi ci opporremo a questa distorta visione''.
Spiega cosi' la manifestazione odierna dei sindacati di base, il leader
dei Cobas, Piero Bernocchi, che si dice anche ''preoccupato'' per
quella che definisce ''la reazione scomposta delle istituzioni'' a
Milano e Palermo dove si sono gia' registrati scontri con gli studenti.
Il corteo dei Cobas, che non e' ancora partito da Piazza Esedra in
attesa dello spezzone di universitari e liceali romani che stanno
giungendo dalla Sapienza, e' aperto da uno striscione con la scritta:
''la crisi va pagata da chi l'ha provocata''.
''Prevedo - ha commentato Bernocchi - il massacro dei servizi pubblici
e la corsa alla privatizzazione. E tutto questo senza toccare i grandi
interessi industriali e
finanziari''.
GOVERNO, PUGLISI: "BENE PROFUMO, ORA RICOSTRUIRE FIDUCIA SCUOLA"
Al neo ministro dell'Istruzione Francesco Profumo indirizziamo i nostri
migliori auguri di buon lavoro e assicuriamo da subito la nostra piena
collaborazione. Siamo certi saprà ristabilire un clima di fiducia nella
scuola pubblica, restituendo dignità ai lavoratori e ascolto alle
istanze di famiglie e studenti.
Come chiedono gli obiettivi di Europa 2020, per creare le condizioni di
crescita, sviluppo ed equità nel nostro Paese, sarà essenziale
sostenere il miglioramento della qualità del sistema di istruzione
pubblica, dimezzando la dispersione scolastica.
PROFUMO RAFFORZI CENTRALITÀ DEL SAPERE PER LO SVILUPPO
Nota della segreteria nazionale Uil Scuola
Il nuovo esecutivo è chiamato ad un difficile impegno che richiede
politiche di rigore, di equità, utili per favorire crescita e sviluppo,
in uno sforzo di coesione politica e sociale.
Il valore dell’istruzione e di investimenti in capitale umano sono
essenziali per lo sviluppo e la competitività del nostro paese. Occorre
puntare non soltanto ai livelli di istruzione ma alla qualità
dell’istruzione.
Occorre qualificare la spesa pubblica e spostare risorse, prendendole
da sprechi e privilegi improduttivi, a sostegno dell’istruzione, della
ricerca e dell’innovazione.
La sfida per la modernizzazione e per la qualità della scuola pubblica,
quella frequentata dal 94% degli studenti italiani, passa
attraverso la valorizzazione del lavoro: il lavoro degli
insegnanti e del personale è il valore aggiunto della scuola.
Le direttrici di intervento che la Uil Scuola indica al Governo sono
quelle delineate nelle due domande sul capitale umano poste dalla
Commissione Europea:
“Quali caratteristiche avrà il programma di ristrutturazione delle
singole scuole che hanno ottenuto risultati insoddisfacenti ai test
INVALSI?”
“Come intende il governo valorizzare il ruolo degli insegnanti nelle
singole scuole? Quale tipo di incentivo il Governo intende varare?”
La segreteria della Uil Scuola ricorda che per la scuola sono
necessarie anche ‘riforme che non costano’:
- La riforma della governance: con la riforma degli organi
collegiali ferma al 1974.
- La sburocratizzazione del sistema istruzione: togliendo
l’accavallarsi di burocrazia e procedure che appesantiscono il lavoro
degli insegnanti, l’utilizzo flessibile delle risorse, la possibilità
di rapidi interscambi tra scuola, mondo del lavoro e territorio
- La costituzione di reti di scuole
Il neo ministro, Francesco Profumo, figura di grande valore e di
prestigio internazionale può dare un importante contributo nella
direzione della centralità del sapere e delle risorse umane.
Non gli mancherà la collaborazione della Uil scuola. Occorrono
decisioni rapide per riconoscere e valorizzare le tante positività
delle nostre scuole.
Bisognerà operare tenendo in considerazione la specificità della
scuola. Determinante sarà il coinvolgimento degli insegnanti e del
personale nei processi di modernizzazione.
A tal fine riteniamo necessarie sedi ed occasioni di confronto perché
c’è grande bisogno di coesione politica e sociale. (ASCA)
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