Un protocollo di
intesa per favorire all'interno delle scuole il dialogo tra studenti di
culture e religioni diverse è stato firmato l’11
novembre nel salone dei Ministri al Palazzo della Minerva
di Viale Trastevere .
Si sono incontrati il Ministro dell'Istruzione Maria Stella
Gelmini e Tony Blair, presidente della Tony Blair Faith
Foundation, il quale al termine del suo mandato politico di
premier inglese si è convertito al cristianesimo ed ha promosso
molteplici iniziative di solidarietà e di servizi sociali e culturali
per la ricerca religiosa, ed il dialogo interculturale tra i
popoli.
Uno dei progetti della Fondazione , per gli studenti dei 17
Paesi, dove la Fondazione presente è il "Face to Faith" che
ha come finalità quella di educare all’ascolto, al dialogo e favorisce
anche tramite videoconferenze un “interfacciarsi” tra studenti di varie
nazioni, razze, lingue e religioni.
"Il dialogo interculturale – ha affermato Tony Blair – è una delle
principali sfide per il mondo intero. Non si diventa cittadini globali
senza aver affrontato questo percorso e non può esistere un Paese con
giovani colti e istruiti, se questi non conoscono il dialogo
interreligioso e le relazioni tra culture diverse".
La fondazione ben radicata in 17 Paesi dell’Asia, dell’ America e
dell’Australia accoglie come primo Paese europeo dopo l’Inghilterra
l’Italia e nella fase sperimentale di avvio sono state
coinvolte sei scuole secondarie di primo grado
rappresentative nel territorio nazionale : “Settembrini” di Roma;
“Casteller” di Paese (Treviso); “Bobbio” di Torino; “Cuoco Sassi”
di Milano; “Michelangelo” di Bari e “Parini” di Catania, le quali nel
corso dell’anno hanno messo in atto alcuni moduli del progetto ed hanno
realizzato delle videoconferenze con le scuole indiane, delle
Filippine e americane. Gli incontri, i dialoghi e gli
scambi culturali tra studenti di diversa provenienza favoriscono un
allargamento di orizzonti culturali ai quali la scuola ha il dovere di
dare seguito, aprendo le finestre della classe e guardando con occhi
nuovi la variegata realtà umana che ci circonda.
Insegnare le tecniche della comunicazione e della relazione, mediante
il “cooperative learning”anche nelle nostre classi che sono
multietniche, costituisce una preziosa opportunità metodologica
che investe la formazione globale dello studente, mentre la
tematica della fede, e della religione amplia per gli studenti lo
sguardo verso la mondialità
I ragazzi stessi, rispondendo alle domande senza pregiudizi e schemi
mentali, affrontano anche la tematica religiosa in modo semplice
e spontaneo e si rendono conto che la religione non si esaurisce
nel folklore delle feste, ma entra nell’intimo dello spirito.
Tra gli argomenti affrontati dagli studenti è stato valorizzato quello
dell’ambiente “per una religione della terra” e quello dell’arte,
valori trasversali che veicolano messaggi e stili di vita.
Anche i docenti del Liceo Giulio Cesare di Roma, attraverso il
CLIL hanno coinvolto nel progetto gli studenti del ginnasio e la
tematica del progetto favorisce un “interfaccia” con la fede.
"Sono sicura – ha auspicato il ministro Gelmini –che un numero sempre
crescente di istituzioni scolastiche aderisca al progetto” ed è
stato questo il suo ultimo atto ufficiale di Ministro dell’Istruzione.
Per cambiare il mondo basta cominciare e questo è il segno di un
buon inizio.
Nell’incontro di Tony Blair con gli studenti romani positiva è stata
l’interazione con i ragazzi ed il messaggio che per essere felici
occorre avere un ideale da raggiungere ha sintetizzato la lezione del
Prof.Blair agli studenti italiani.
Giuseppe Adernò
redazione@aetnanet.org