La norma
contenuta nel maxi emendamento alla legge di stabilità circa la
possibilità del ricorso alla cassa integrazione e poi il licenziamento
dei dipendenti pubblici è un ulteriore attacco al lavoro pubblico.
Nella scuola quella norma potrebbe comportare il licenziamento di
ulteriori 10.000 docenti e 300 ATA se non saranno
collocati obbligatoriamente in altre funzioni o trasferiti verso altre
amministrazioni. Dopo due anni di cassa integrazione scatta
automaticamente il licenziamento. Siamo alla follia! Non basta aver
ridotto in tre anni 140.000 posti di lavoro tra docenti ed ATA e
devastata l'istruzione pubblica. Nei comparti della conoscenza bisogna
tornare ad assumere e ad investire e non licenziare perché ormai
non si è più in grado di garantire una qualità accettabile dell'offerta
formativa a causa della carenza di personale.
Reagiremo con decisione a questa ennesima provocazione. Il Governo
Berlusconi si dimostra fino alla fine autoritario, arrogante e
inconcludente. Ma si sappia che qualsiasi sia il prossimo Governo non
subiremo passivamente quel provvedimento e siamo pronti a mettere in
campo tutte le azioni di lotta possibili per difendere i lavoratori con
la stessa coerenza e determinazione dimostrata in questi anni
contro il Governo Berlusconi.
Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario generale della
Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
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