"Ministro,
vorremmo poterle dare ancora credito, ma troppe volte alle parole non
sono seguiti i fatti e alle dichiarazioni di intenti i relativi
provvedimenti. Il tempo e la fiducia questa volta sono proprio
scaduti". E' la critica a Maria Stella Gelmini affidata da due
esponenti del mondo vicino a Comunione e liberazione - Giorgio
Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e
Francesco Magni, presidente del Clds (Coordinamento Liste per il
Diritto allo Studio) - ad un intervento sul sito
'ilsussidiario.net'.
All'origine dello scontro - già oggetto a settembre di polemiche tra
Gelmini e il collega di partito Maurizio Lupi, nonché i firmatari di un
appello online www.appellogiovani.it - sono i 'tirocini formativi
attivi (Tfa) transitori dell'anno 2011-12, che dovrebbero costituire la
nuova modalità per conseguire l'abilitazione all'insegnamento. I dati
forniti dagli atenei "ammontano a un totale di più di 26.000 posti" e
"il compito del ministero di Viale Trastevere doveva essere quello di
incrociare i dati del Miur e l'offerta formativa formulata dalle
università". Ma "dopo un'attesa lunga quasi un mese - scrivono
Vittadini e Magni - iniziano a circolare le prime notizie e purtroppo
ci troviamo di fronte a un nuovo e incredibile colpo di mano da parte
del Miur e dei suoi dirigenti: ancora una volta dobbiamo constatare,
con dispiacere e grande apprensione, che il Ministero e quindi il
Governo non hanno tenuto fede alla parola data, smentendo
clamorosamente gli impegni dichiarati nel citato comunicato di
settembre, alla presenza - in qualità di garante - del Sottosegretario
Gianni Letta".
"Se questo è lo spirito del Ministero che più di tutti gli altri
dovrebbe avere un occhio alla crescita del nostro Paese - si legge sul
'Sussidiario.net' - forse l'Europa non ha tutti torti a diffidare di
noi". (TMNews)
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