L’insulto di
Bossi al sindaco di Verona, Flavio Tosi («È uno stronzo»), diventa
argomento di un compito per casa, e il deputato della Lega, Alessandro
Montagnoli, veronese e fedelissimo del Senatur, va su tutte le furie,
preannunciando un’interrogazione parlamentare al ministro
dell’Istruzione Mariastella Gelmini, che a sua volta si dice perplessa.
Stando a quanto riferisce l’onorevole della Lega, un’insegnante
dell’istituto professionale “Giuseppe Medici” di Porto di Legnago (in
provincia di Verona) avrebbe chiesto ai propri alunni di terza
superiore di commentare, attraverso un questionario, le ultime
polemiche interne al Carroccio, in particolare la perentoria presa di
posizione di Bossi nei confronti del sindaco
“ribelle”.
A far arrabbiare Montagnoli pare sia stato soprattutto il modo in cui
sarebbero state formulate le domande, strutturate apposta per mettere
in cattiva luce il Senatur, facendo passare invece Tosi come vittima di
una politica nazionale sempre più caotica. E invece Tosi, che del
deputato è stato testimone di nozze, non sarebbe affatto una vittima.
Montagnoli vede in lui non più un compagno di partito, ma un vero e
proprio avversario da quando la scorsa primavera gli ha preferito alla
segreteria provinciale il suo scudiero Paolo Paternoster. Montagnoli,
peraltro, assieme al sottosegretario veronese Francesca Martini, era
stato uno di quelli che al Congresso nazionale di Padova avevano
chiesto sia la testa di Flavio Tosi. Pizzicata l’improvvida insegnante,
il deputato della Lega chiede che i docenti tornino a fare il proprio
mestiere e che la smettano di fare politica in classe, «altrimenti non
c’è poi da meravigliarsi del basso livello in cui si trova il sistema
scolastico del Paese».
Alessandro Gonzato (da
http://www.libero-news.it)
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