"In Italia 1 bambino
su 200 è a rischio di autismo ma ci sono ancora troppi ritardi
nell'individuazione del disturbo e terapie non idonee ad affrontarlo".
Lo rende noto l'Istituto di Ortofonologia (IdO) - centro accreditato
dal Sistema sanitario nazionale di terapia e ricerca per l'età
evolutiva, operativo dal 1970, ed ente di formazione e aggiornamento
per medici, psicologi e insegnanti - che propone quindi un approccio
innovativo sia nella diagnosi che nella terapia per migliorare la
qualità della vita dei bambini autistici e delle loro famiglie e per
dimostrare che l'autismo è affrontabile con risultati soddisfacenti.
Sarà questo, infatti, il tema al centro del convegno "Autismo
infantile.
La centralità della diagnosi precoce per un progetto terapeutico
mirato", promosso dall'IdO in collaborazione con la Fondazione Telecom
ed Edizione Magi e in programma sabato 12 novembre presso il Palazzo
dei Congressi dalle ore 9 alle ore 17, nell'ambito dell'evento
Diregiovani Direfuturo-Il Festival delle giovani idee. Una
manifestazione di quattro giorni, dal 9 al 12 novembre, che porterà a
Roma più di 30.000 ragazzi provenienti dalle scuole di tutta Italia.
Perché anche i bambini autistici possano "Direfuturo", l'IdO presenterà
al Festival, giunto alla sua terza edizione, i due progetti noti come
"Tartaruga", attivo a Roma dal 2004, e "La centralità della diagnosi
precoce nell'autismo infantile", co-finanziato dalla Fondazione Telecom
Italia a marzo 2011. La prima iniziativa propone nel trattamento del
disturbo autistico un approccio basato sulla motivazione, mentre la
seconda coinvolge la scuola e i pediatri in percorsi di formazione
finalizzati all'individuazione dell'autismo fin dalla più tenera età.
"Ciò che è necessario - afferma il direttore dell'Ido Federico Bianchi
di Castelbianco - è fare la diagnosi entro i tre anni. Prima ci si
muove e meglio è - conclude - perchè si riesce ad intervenire quando il
disturbo non si è ancora radicato".
Lo rende noto l'Istituto di Ortofonologia.
(AGENPARL)
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