Difendiamo gli
idonei, dagli attacchi di quanti puntano a far saltare il concorso per
dirigenti scolastici.
Difendiamo gli idonei, perché hanno rispettato le regole del gioco,
conosciute a tutti, impegnandosi con serietà e tenacia per il
superamento della prova preselettiva.
Difendiamo gli idonei, garantendo loro il diritto a proseguire il
naturale percorso concorsuale, nel rispetto delle leggi e del bando.
LE RAGIONE DELLA NOSTRA SCELTA
LaScuolaIblea.com lancia una petizione pubblica in difesa degli idonei
alla prova di preselezione del concorso per dirigenti scolastici 2011,
indirizzandola al MIUR e alle organizzazione sindacali e di settore del
mondo della scuola italiana. L'obiettivo è quello di dare voce e spazio
alla platea di 10.000 concorrenti finora tacitati dai frastuoni di chi
ha deciso di appoggiare solo i ricorrenti, gli unici al momento nelle
grazie di importanti sigle sindacali: Anief, Cisl, Flc Cgil.
Lanciamo quindi un'iniziativa non per colpire o mortificare qualcuno,
ma per sostenere una causa di diritti e legalità. Comprendiamo infatti
tutte le ragioni di rammarico, delusione e rabbia degli esclusi,
fondate obiettivamente, come abbiamo detto più volte, sul rilievo che
tutta la procedura concorsuale è stata fin qui gestita dal MIUR in modo
maldestro; siamo pure convinti che molto probabilmente tra gli esclusi
sono tantissimi i candidati che meritavano di andare avanti.
Tuttavia facciamo notare che quanto sta avvenendo non è nulla di
straordinario o scandaloso: c'è stata una "competizione", le cui
regole, sia pure non condivisibili, sono state chiare per tutti fin
dall'inizio; tutti i concorrenti hanno affrontato le stesse difficoltà
e gli stessi disagi; tutti comunque hanno avuto modo di "gareggiare"
alla pari, senza alcuna differenza riferibile a padrinaggi politici o
di altro genere.
E' anche assolutamente legittimo che chi si senta danneggiato in
qualche modo ricorra alla legge.
Ma è assolutamente incomprensibile, per noi, ed è sicuramente un nostro
limite, come grosse sigle sindacali discriminino tra concorrente e
concorrente, decidendo di trascurare i diritti sacrosanti di chi ha
superato la prima prova e vuole accedere alle altre, così come
prescritto dal bando del concorso. Perché è indubbio che, in caso di
accoglimento del ricorso da parte del TAR Lazio, si andrebbe verso una
trasformazione totale del concorso in atto, con una valanga di
candidati, non filtrata dalla preselezione, che finirebbe per far
saltare ogni assetto logistico e ogni procedura di espletamento fin qui
prefigurata.
Si tratta in pratica di un gioco al massacro, che avrebbe come
obiettivo finale solo il colpire la scuola italiana.
Non ci stiamo e ci schieriamo apertamente dalla parte di chi, in un
paese civile, non dovrebbe nemmeno alzare la voce per veder rispettati
i propri diritti, guadagnati anche meritoriamente.
La Scuola Iblea
Ragusa
lascuolaiblea@gmail.com