Salvaguardare
l’autonomia giuridica dell’Istituto Statale d’arte per la Ceramica.
Rischio che corre l’Isac con la riforma Gelmini, con la conseguenza di
un vuoto formativo. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un
odg, presentato dal consigliere De Caro, per la salvaguardia
dell’Istituto e per affrontare la questione con l’assessore regionale
all’Istruzione e alla Formazione professionale Mario Centorrino.
All’incontro, avvenuto all’inizio del mese di ottobre, erano
presenti anche i deputati Raia e Falcone, il consigliere provinciale
Gruttadauria, il sindaco Pignataro, il presidente del Consiglio Parisi,
i consiglieri comunali De Caro, Domenica, Aleo, Incarbone, A. Russo,
Petrosino, il presidente della locale Confartigianato Francesco
Navanzino, il dirigente scolastico Rosario Branciforti ed il professore
Stefano Anguzza.
“Per quanto mi riguarda - ha sottolineato l’on. Concetta Raia -
l’Istituto d’arte deve essere salvato e salvaguardato, proprio per le
sue peculiarità ed il grande contributo che ha dato allo sviluppo
economico del nostro territorio, di Caltagirone e della Sicilia. Penso
che l’assessore potrebbe darci qualche risposta positiva a tal
proposito e mi auguro che ci sia”.
“La visita dell’assessore Centorrino serve a fare il punto della
situazione - ha spiegato il presidente del Consiglio Fortunato Parisi -
ma soprattutto a vedere come salvaguardare e tenere in vita un Istituto
che per noi diventa fondamentale per la formazione dei giovani, per
quello che rappresenta per le botteghe artigiane e tutto quello che
continua a dare alla nostra città”.
“Vengo a descrivere un processo di razionalizzazione delle scuole che
abbiamo iniziato, con riferimento al dimensionamento e alla
caratterizzazione dell’indirizzo - ha dichiarato l’assessore regionale
Centorrino -. Credo che Caltagirone sia interessata attraverso
l’Istituto d’arte, che gode di buona fama, che in questo processo di
razionalizzazione così come altri, sarà sicuramente valorizzato. Stiamo
applicando una riforma che avviene con i parametri dell’autonomia,
questo è uno dei pochi casi in cui non serve a ritardare o a bloccare
la legislazione nazionale ma serve ad affermare dei principi congrui e
coerenti con le caratteristiche della Regione”.
Per il sindaco Pignataro “bisogna salvaguardare un pezzo della storia
della città per il futuro della città nonostante non vi siano delle
condizioni economiche forti. È un settore d’investimento su cui bisogna
procedere, coniugando la tradizione e l’innovazione dal punto di vista
formativo”.
L’approfondimento. Odg del Consiglio comunale contro il rischio chiusura
Fatto proprio dal Consiglio comunale un ordine del giorno del
consigliere Luca De Caro. L’assise cittadina ha approvato all’unanimità
un odg contro il rischio di chiusura dell’Istituto statale d’arte per
la ceramica, destinato, nell’ambito del ridimensionamento della rete
scolastica previsto dalla riforma Gelmini, a partire dall’anno
scolastico 2012/2013, ad essere accorpato a un’altra scuola e a perdere
la propria autonomia giuridica. «Dal 1918 - è scritto nell’odg -
l’Istituto statale d’arte per la ceramica rappresenta per il territorio
del Calatino una fondamentale risorsa culturale e un luogo “del sapere
e del sapere fare” che in quasi un secolo di vita, con un costante
incremento delle iscrizioni conferma la grande qualità dell’offerta
formativa. Nel corso degli anni l’Isac ha assicurato una qualificazione
professionale alle giovani generazioni, prodotto numerose imprese
artigiane, creato un indotto, fornito prospettive di studio e di lavoro
ai nostri studenti». Invitando le Istituzioni preposte a tutelarne la
storia.
(da http://www.qds.it/di Omar Gelsomino)
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