In questo
folle paese, in cui un giorno sì e l'altro pure si accusa la classe
politica di ogni nefandezza ed errore (spesso a ragione...) e in cui
chi accusa non si sente mai in dovere di proporre soluzioni e aiuti
concreti, magari "sporcandosi" le mani con dolorosi compromessi per il
bene comune, anche il concorso per dirigenti scolastici non poteva non
finire nel tritacarne nazionale dei "distruttivisti" (consentiteci il
neologismo).
Se da un lato LaScuolaIblea.com ha sempre condiviso le perplessità
di chi, con professionalità e competenza, ha incalzato il MIUR
sull'inadeguatezza dei contenuti e sulle modalità della prova di
preselezione - e ci riferiamo, soprattutto e quasi esclusivamente
all'Adi (www.adiscuola.it) - d'altro canto non abbiamo mai gradito il
coro starnazzante di oche-salva-patria che, esercitando l'arte acribica
del dottor sottile, sono andati dietro a ragionamenti di lana caprina,
che avevano in realtà un solo, palese scopo: buttare tutto all'aria.
Abbiamo nei nostri post più volte ricordato come la
procedura preselettiva fosse già apertamente dichiarata nel bando di
concorso, che, ci risulta, ha avuto una lunga gestazione della quale
sono state fatte partecipi le OO.SS., con regolari informative. Se
contestazioni e "ricorsi" andavano fatti, quello era il momento
migliore, ma non ci risulta che sia avvenuto niente del genere. Era
allora che bisognava incalzare, pedinare, stimolare, consigliare,
indirizzare il MIUR, affinché fin dall'inizio la procedura della
preselezione prendesse la via giusta.
Francamente, che solo ora si sveglino e per giunta con spirito
"distruttivista" alcune sigle sindacali, ci fa ridere; ma al tempo
stesso ci terrorizza l'idea che sta muovendo alcuni sindacati per la
strada certa del ricorso: aiutare i non idonei, mettendo a
disposizione tutte le strutture organizzative territoriali - lo
ha fatto l'Anief, lo invita a fare la Cisl Lazio e la Flc Cgil! A
questi sindacati LaScuolaIblea.com, sommessamente, pone questi semplici
quesiti: non credono loro che siano da tutelare innanzitutto gli
idonei, che, pur nelle innumerevoli disfunzioni create dal
MIUR, hanno avuto la capacità, l'abnegazione, lo spirito di
sacrificio giusti per superare la difficile prova di preselezione? non
credono loro che una prova di preselezione, per sua stessa natura, miri
all'individuazione di un ristretto numero di partecipanti, come del
resto sta avvenendo? non credono loro che, a questo punto, si debba
assolutamente difendere il diritto degli idonei a proseguire, secondo
bando e legge, il normale iter concorsuale, nei tempi previsti?
Domande, le nostre, forse retoriche, come la seguente affermazione: sta
a vedere che la colpa di tutto questo casino è ora degli idonei!
(da http://www.lascuolaiblea.com)
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