I progetti
di legge accolgono due proposte della Gilda degli insegnanti, che erano
state esposte dal sindacato in un convegno che si era tenuto a Roma il
5 ottobre scorso.
Sulle quali, peraltro, c'era stato un sostanziale consenso anche da
parte di altri esponenti politici presenti all'incontro di studio, che
la Gilda organizza annualmente in occasione della Giornata mondiale
dell'insegnante.
La prima proposta di legge consiste in un articolo unico con il quale
viene istituita un'area specifica per il personale docente delle scuole
statali di ogni ordine e grado, nell'ambito della contrattazione
nazionale ed integrativa. Per i docenti, dunque, un contratto ad hoc,
separato da quello del personale Ata, separazione già avvenuta per i
diirigenti
scolastici.
La seconda proposta, sempre con un articolo unico,
istituisce il consiglio superiore della docenza, con funzioni
consultive e disciplinari. La struttura è ideata sul modello del Csm,
con compiti di natura consultia e propositiva al governo. Prenderebbe
il posto dell'attuale Cnpi, il consiglio nazionale della pubblica
istruzione. Il Csd assumerebbe anche le competenze dei consigli di
disciplina, ad oggi abrogati dalla legge Brunetta.La ratio di entrambe
le proposte è l'attuazione del principio della libertà di insegnamento
contenuto nell'art.33 della Costituzione. «Rendiamo atto al senatore
Pittoni della tempestività con cui ha accolto le nostre proposte», ha
detto Rino Di Meglio coordinatore nazionale della Gilda.Al momento la
firma alle proposte è solo quella della Lega Nord. (da ItaliaOggi)
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