Alunni
disabili, se a Roma i governi tagliano sul sostegno, la periferia deve
fare i conti con la gravità delle esigenze. Ed è così che ad anno
scolastico ormai avviato da più di un mese l'Ufficio scolastico
regionale autorizza nuovi 49 posti di sostegno nelle scuole modenesi. I
nuovi posti, concessi “in deroga”, si aggiungono ai 926 già decretati
con la nota n. 14356 dell'estate scorsa portando a 976 il totale dei
posti dedicati agli alunni disabili. Anche le altre province emiliane
hanno ottenuto analoghi provvedimenti per un totale di 303 posti in
più, con Bologna al primo posto seguita da Modena. Con una circolare
diffusa agli uffici territoriali e alle organizzazioni sindacali è
stata comunicata l'integrazione dei nuovi posti in deroga per il
sostegno per l'anno scolastico 2011/2012, «in considerazione - si legge
nel documento - della gravità dei casi segnalati e dell'aumento del
numero degli alunni con disabilità
grave».
L'assegnazione arriva al termine di un attento esame dei singoli casi
affidato ad un'apposita commissione tecnica costituita anche da alcuni
esperti medici, che non hanno potuto fare a meno di constatare la
gravità della condizione degli studenti, peraltro denunciata a più
riprese specie nei blog dedicati ai tagli alla scuola ma anche dal
passaparola degli insegnanti e dei genitori. Non erano pochi i ragazzi
disabili privi di sostegno. La decisione è stata indotta soprattutto
dalla caustica sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale,
espressamente citata dalla nota regionale, che ha dichiarato
l'illegittimità costituzionale dell'art. 2, commi 413 e 414,
dell'ultima Legge finanziaria del Governo Prodi «nella parte in cui -
si legge nella sentenza - fissa un limite massimo al numero dei posti
degli insegnanti di sostegno» e nella parte in cui «esclude la
possibilità, già contemplata dalla legge 449/97 di assumere insegnanti
di sostegno in deroga, in presenza nelle classi di studenti con
disabilità grave, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti
dalla normativa vigente». Non solo Gelmini, dunque, quanto a tagli. Al
termine dei lavori la Commissione ha formulato, segnatamente per
ciascuna provincia, una proposta di incremento dei posti di sostegno,
successivamente condivisa dalla Direzione generale dell'Ufficio
Scolastico Regionale. "Si conferma ancora una volta l'attenzione e la
sensibilità dell'Ufficio Scolastico Regionale - rileva Stefano Versari,
vice direttore generale reggente l'ufficio - per l'integrazione
scolastica degli studenti diversamente abili. È stato svolto con
serietà un lavoro di confronto e di interazione anche con altre
amministrazioni per fissare criteri trasparenti e uniformi in maniera
da dare certezze alle famiglie. Il risultato è oggi sotto gli occhi di
tutti, perché ampliamo l'offerta formativa da 5892 a 6195 posti di
sostegno». (da Gazzetta di Modena di Vincenzo
Brancatisano)
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