Si sono conclusi i
lavori della XXIX Cattedra Sturzo incentrati sul tema “Federalismo e
Mediterraneo oggi”. Nella sessione conclusiva grande interesse
ha suscitato la tavola rotonda a cui hanno partecipato i rappresentanti
dell’Associazione Amici della Cattedra Sturzo “Gabriele De Rosa”
(www.amicidellacattedrasturzo.jimdo.com); il costituzionalista prof.
Franco Gallo; il magnifico rettore dell’Università Kore di Enna prof.
Salvo Andò; il prof. Piero Barucci dell’Università di Firenze; il
giornalista Salvatore Carrubba; il prof. Pier Virgilio Dastoli,
presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo e S.E. mons.
Domenico Mogavero, vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo. “Negli
ultimi anni - ha spiegato Piero Barucci - sono accaduti dei fatti
drammatici: da un lato la crisi del debito per imprese, stati e
famiglie in tanti paesi; dall’altro lato in un anno è cambiato lo
scenario geopolitico del Mediterraneo, per cui non vi sono più gli
stessi interlocutori, non sappiamo con chi trattare e fino a quando il
Mediterraneo non si sarà dato un assetto più stabile è difficile
immaginare grandi progressi nella politica istituzionale trans
mediterranea”. Per il prof. Pier Virgilio Dastoli “le relazioni
col Mediterraneo possono essere un terreno nel quale gli europei
riscoprono il valore aggiunto dell’integrazione europea.
Avendo unificato il Continente l’Europa deve affrontare questa sfida
altrimenti rischia di essere emarginata da altre realtà come la Cina e
l’India che stanno assumendo un ruolo importante sia nel Mediterraneo
sia in Africa”. In questo scenario un ruolo senza dubbio importante
potrà giocarlo la Chiesa che, come ha sottolineato S. E. mons. Domenico
Mogavero, ha “riscoperto la centralità del Mediterraneo quindi il ruolo
è quello di collocarci all’interno di questo contesto valorizzando la
vocazione all’incontro, all’accoglienza e alla solidarietà di tutti
coloro che nel Mediterraneo vivono e che dal Mediterraneo vogliono
irradiare messaggi nuovi di integrazione, di collaborazione, di pace e
progresso”. “Credo che il dibattito che si sta facendo in Italia sia
viziato dal fatto che non si coglie il vero significato del federalismo
e dal cattivo esempio dell’Europa - ha commentato Salvatore Carrubba -.
Abbiamo fatto l’operazione di federalizzazione nel campo della politica
monetaria senza avere l’autorità politica che governasse questo
processo e solo adesso ci accorgiamo dell’errore fatto. Il federalismo
vuol dire anche avere una coerenza nei comportamenti politici senza i
quali si va verso la spaccatura. L’Italia non può correre questo
rischio, e da questo punto di vista potrebbe diventare un esempio
nell’area del Mediterraneo e soprattutto la Sicilia che è al centro di
questa grande piattaforma”. L’importanza del ruolo dell’Europa è stata
ribadita dal prof. Salvo Andò, secondo cui “oggi è doveroso chiedersi
quale può essere l’evoluzione possibile nei sistemi politici di questi
paesi tali da rendere compatibile islam e democrazia, da questo punto
di vista affrancarsi da tutta una serie di pregiudizi e di
rappresentazioni a volta anche ingenerose di ciò che è giusto chiedere,
di ciò che può dare il mondo islamico in questa direzione. L’Europa
deve fare il proprio dovere - ha aggiunto Andò - anche attraverso
un’opera di peace-building che consenta di ricostruire gli Stati nel
senso di realizzare forti Stati nazionali e non nazionalistici”. Infine
i saluti del sen. Francesco Parisi, presidente del Comitato scientifico
della Cattedra Sturzo, riaffermando l’importanza della Cattedra per la
formazione dei giovani e dando appuntamento al prossimo anno con un
nuovo tema su cui confrontarsi.
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