In questi
mesi è proseguita l’iniziativa della FLC CGIL per i diritti del
personale precario che da anni garantisce il funzionamento del servizio
scolastico. Il MIUR, dopo essere stato condannato da molti tribunali a
riconoscere tali diritti, con condanne esemplari, ha dato seguito alle
immissioni in ruolo. La legge 183/2010 ("Collegato lavoro") prevedeva
l'impugnazione dei contratti a tempo determinato già scaduti, entro 60
giorni dall'entrata in vigore della legge stessa e l'eventuale
impugnazione dei contratti in corso entro 60 giorni dalla loro
scadenza. La direttiva comunitaria 1999/70/CE sul lavoro a tempo
determinato, di impugnare i contratti a termine del personale precario
che lavora nei settori pubblici della conoscenza con almeno tre anni di
servizio, al fine di ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro
da tempo determinato a tempo indeterminato.
La FLC CGIL ha depositato presso i tribunali del Molise oltre 200
ricorsi di docenti ed ATA i quali, oltre a chiedere la stabilizzazione
del rapporto di lavoro, hanno chiesto che venissero riconosciuti i
diritti alla progressione della carriera maturata, con conseguente
risarcimento del danno. Di queste cose si è discusso nell’affollata
assemblea dei precari della scuola tenutasi il 19 ottobre u.s. presso
l’Istituto Tecnico Commerciale “ L. Pilla” di Campobasso alla quale è
intervenuto Corrado Colangelo, responsabile nazionale della FLC CGIL
per i problemi del precariato. In essa si sono affrontati i temi
riguardanti le immissioni in ruolo che si sono avute per il corrente
anno scolastico anche grazie all’iniziativa della FLC CGIL.
Per il prossimo biennio restano solo le promesse. Sono stati analizzati
i problemi riguardanti le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie
di terza fascia d’istituto, con il caos seguito alla scomparsa dei
codici delle scuole a seguito del dimensionamento. Inoltre, sulle
questioni riguardanti il reclutamento del personale, si è ribadito che,
ad oggi, tutto è ancora aleatorio. La partenza dei Tirocini formativi
attivi è ancora al palo. Si aspetta che il MIUR si pronunci sulle
proposte dell’Università; quella del Molise ha presentato una richiesta
che riguarda sostanzialmente tutti gli insegnamenti attivati con le ex
SISS.
L’assemblea si è conclusa con la richiesta della stabilizzazione del
personale precario su tutti i posti disponibili e vacanti. Nonostante i
tagli e le riduzioni, i precari sono circa il 20% del personale. Appare
chiaro il tentativo del governo di far saltare il sistema nazionale di
formazione e di reclutamento per arrivare alla chiamata diretta del
personale direttamente da parte delle scuole, senza alcuna graduatoria.
Contro questa ulteriore deriva autoritaria proseguirà l’iniziativa
della FLC CGIL, per rivendicare un sistema di reclutamento trasparente
che valorizzi le competenze e le professionalità. Il segretario
regionale Sergio Sorell (http://www.mytermoli.com/)
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