Lo stabilisce una norma
del disegno di legge sulla stabilità che modifica le disposizioni
approvate dal Parlamento solo tre mesi fa. In queste scuole non ci sarà
neppure un dsga titolare.
Le Regioni protestano perché la legge 111 mette in discussione le loro
prerogative in materia di organizzazione della rete scolastica e
minacciano di non applicare i limiti stabiliti dal 4° comma
dell’articolo 19 ?
Nessun problema: il Governo mette subito a punto le contromisure e nel
disegno di legge sulla stabilità inserisce un paio di commi che
certamente non faranno piacere né alle Regioni né alle organizzazioni
sindacali.
La legge 111, infatti, prevede che alle scuole con meno di 500 alunni
non possano essere assegnati dirigenti scolastici titolari (il tetto è
abbassato a 300 per le scuole collocate in comunità montane o in
piccole isole); ebbene, una
disposizione della legge di stabilità porta questi limiti
rispettivamente a 600 e 400 unità.
In tal modo la platea delle
istituzioni scolastiche che potrebbero rimanere senza dirigente
titolare aumenta di un buon 10-15% .
Ma non basta: un altro comma dello
stesso disegno di legge prevede anche che tali scuole non potranno
avere neppure un dsga titolare.
Vengono così istituiti i cosiddetti “dsga a scavalco”, in analogia ai
segretari comunali che svolgono tale funzione in due o più Comuni
quando questi sono di modeste dimensioni.
Ma perché il Governo ha scelto questa strada ?
La spiegazione è semplice: evidentemente, dopo aver approvato la legge
111 ci si è accorti, che la norma sul dimensionamento può essere
applicata solo con la collaborazione delle Regioni che sono gli unici
soggetti titolati a definire la rete scolastica (d’altronde lo stesso
Ministero, in una nota del 7 ottobre lo aveva già precisato).
E così adesso alle Regioni arriva un messaggio molto chiaro da parte
del Governo: “Se volete mantenere
istituzioni scolastiche di piccole dimensioni, potete farlo in quanto
il dimensionamento è una vostra prerogativa, ma dovrete fare a meno del
dirigente scolastico e anche del direttore dei servizi”.
E’ evidente che si tratta di un “gentile invito” a chiudere (e anche in
fretta) le istituzioni scolastiche sottodimensionate. (di R.P. Da
LaTecnicaDellaScuola)
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