Quante ore lavora un
Collaboratore Scolastico (BIDELLO per la Ministra) la settimana? 36 che
diviso 5 fa 7 ore e 12 minuti al giorno che vanno svolte in maniera
continuativa. Quante ore i vostri figli stanno a scuola se fanno il
tempo pieno? 8 Questo piccolo esempio numerico è necessario per capire
che i conti non tornano. La distruzione della SCUOLA PUBBLICA al terzo
anno dall'entrata in scena del duo Tremonti/Gelmini è giunta a
compimento. Nella sola provincia di Torino il taglio del personale
Ausiliario Tecnico Amministrativo(ATA) nelle scuole ammonta a 1211
unità, il che ci porta ad avere un caso esemplare come quello
dell’istituto comprensivo di Ceres dove per undici plessi ci sono
undici collaboratori
scolastici.
Questo significa che quando ciascuno di questi collaboratori
termina l’orario di lavoro viene meno la funzione di sorveglianza e di
tutela degli alunni quando non sono in classe o quando si determinano
necessità che non vedono in classe l’insegnante. La funzione di
sorveglianza viene garantita solo se i collaboratori danno la loro
disponibilità a prolungare con uno straordinario l’orario di lavoro.
Una disponibilità che non può essere sempre garantita. La riduzione di
organico determina cioè problemi che hanno a che fare con la salute e
sicurezza degli alunni e rischia di essere inadempiente rispetto alla
normativa vigente in materia. Su questo punto la FLC CGIL di Torino
verificherà con i legali la possibilità di avviare vertenze legali a
tutela degli alunni e dei lavoratori. Nel corso della inaugurazione
dell’anno scolastico alla scuola Padri Gemelli di Torino il 12
settembre, il direttore regionale De Sanctis aveva ribadito il suo
impegno alla risoluzione del problema delle scuole delle Valli di
Lanzo. Il problema non è stato risolto, anzi rischia di aggravarsi se
non viene trovata in tempi stretti una soluzione. Chi garantirà
l’apertura e la chiusura della scuola e quali interventi di sicurezza
verranno garantiti a tutela degli alunni? Questa situazione paradossale
richiama l’affermazione della Ministra “..in Italia ci sono più
“bidelli” che carabinieri..”. Ci auguriamo non ci propongano l’utilizzo
delle forze dell’ordine per garantire le misure minime di funzionamento
della scuola. La gravità della situazione mette ancora una volta a dura
prova la realtà della scuola torinese e la mancanza di senso di
responsabilità di quanti hanno il compito di gestirla. La FLC CGIL
ritiene doveroso intraprendere tutte le misure necessarie al fine di
garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori ed il rispetto delle
garanzie a tutela degli alunni. Lo rende noto la Flc Cgil Torino.
(AGENPARL)
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