Sembra
proprio che il Miur abbia l'intenzione di giocare a nascondino, che
però non piace a tutti a partire dai presidi e finire alle associazioni
dei diversamente abili. Il primo nascondimento riguarda i dati relativi
alla percentuale dei bocciati dell'anno scorso: perchè il ministero non
li ha pubblicati? Tocca all'Istat è stata la risposta che però non ha
convinto, dal momento che sono stati sempre pubblicati e se gli ultimi
sono stati nascosti, o dati in modo parziale, il motivo sta nel fatto
che la percentuale dei promossi, in contrasto con la linea del rigore
della Gelmini, sono aumentati. Infatti una smentita del suo incitamento
a “bocciare con severità per formare la futura classe dirigente”
sarebbe stata disdicevole e allora ecco il nascondino. Nella graticola
il suo partavoce (quello dimessosi per i neutrini sotto il tunnel) che
ne avrebbe combinata pure un'altra e sempre per non fare perdere la
faccia alla sua ministra che nell'ultima conferenza stampa si era
vantata di avere nominato il più alto numero di insegnanti di sostegno.
Ma dove e quando, ha risposto la Fish (Federazione italiana per il
superamento dell'handicap): "Da oltre due anni il ministero ha posto
l'embargo su tutti i dati che riguardano i bambini e i ragazzi con
disabilità presenti nelle scuole italiane: quanti sono, dove sono,
quanti siano effettivamente gli insegnanti di sostegno, come siano
composte le classi, il numero di alunni per classe e il numero di
disabili per classe. Da due anni regna il buio". Da dove quindi la
Gelimi prenda i numeri per fare le sue propagande non è chiaro e di
stucco rimangono i presidi allorchè si sentono accusati di “fare
disinformazione invece che insegnamento” e di “stabilire autonomamente
i contributi delle famiglie alle scuole”, costringendole a pagare tasse
non dovute all'atto della iscrizione. Ma dove e quando, rispondono le
associazioni dei dirigenti scolastici, se ci ha tolto, oltre alla carta
igienica, perfino l'aria per respirare dove dobbiamo prendere i fondi
per mandare avanti la baracca? Tacciamo infine dei quiz (errati,
farraginosi, equivoci, taroccati) per la preselezione del concorso a
preside di cui sono in molti a chiederne l'annullamento o il rinvio, ma
la Gelmini ancora una volta non risponde forse perchè, pensa qualcuno,
si trova dentro il tunnel a fare a gara coi neutrini a chi la spara più
grossa? La preselezione è comunque il 12 a Palermo dove molti docenti
si recheranno con la carta bollata appresso per gli immancabili
ricorsi.
Pasquale
Almirante - La Sicilia del 09 ottobre 2011