La
decisione del vertice accademico di non finanziare alcuna borsa di
dottorato rappresenta un altro duro colpo alla credibilità e alla
funzione dell’Università di Catania.
L’istituto del dottorato di ricerca è già stato, in questi anni,
duramente colpito dagli alti livelli delle tasse d’iscrizione e,
soprattutto, dalla violenta riduzione dell’offerta formativa, risultato
di tagli e accorpamenti gravemente penalizzanti sotto il profilo delle
opportunità offerte ai giovani e della stessa dignità scientifica dei
corsi.
Con la decisione di non attivare alcuna borsa si pone in sostanziale
liquidazione il terzo livello formativo degli studi universitari e il
più importante canale di accesso dei giovani alla ricerca. L’ateneo
catanese si sintonizza, ancora una volta, sulla devastante linea di
distruzione dell’università pubblica che caratterizza le scelte del
governo.
Le conseguenze per un’intera generazione di laureati sono gravissime,
così come lo sono per un intero territorio che vede svanire una delle
poche strade di valorizzazione delle proprie risorse intellettuali,
decisive in ogni progetto di sviluppo.
Il silenzio delle istituzioni locali su una questione così rilevante è
il segno di un degrado ormai inaccettabile.
Dichiarazione di Luca Cangemi, segretario del circolo
Prc Olga Benario