Il comunicato
della discordia non c'è più. Il sito del Ministero dell'Istruzione ha
infatti rimosso la nota con la quale il ministro Mariastella Gelmini si
congratulava per il successo dell'esperimento del Cern che ha fatto
registrare per la prima volta il superamento della velocità della luce
da parte di un fascio di neutrini. Nello stesso comunicato, però, il
ministro faceva un riferimento evidentemente errato, (come ha spiegato
a Sky.it il professor Antonio Ereditato, responsabile dell'esperimento
Opera del Gran Sasso), alla costruzione di un ipotetico tunnel
Svizzera-Abruzzo e all'investimento milionario del Miur per realizzare
la fantomatica galleria.
Tunnel Cern-Gran Sasso, non c'è più traccia del comunicato - Ed ecco
che a più di dieci giorni di distanza, a memoria della gaffe che ha
portato alle dimissioni di Massimo Zennaro, portavoce del ministro
dell'Istruzione Mariastella Gelmini, resta solo l'ironia di molti
utenti del
web.
La notizia del comunicato stampa rimosso, intanto, inizia a fare
il giro di Internet e su Twitter Luca Perugini commenta: "Rimosso il
comunicato Tunnel Gelmini. Ma non sanno che la rete ha memoria?".
Navigando, infatti, è facile imbattersi in blog e pagine Facebook, come
"Tunnel Gelmini", che hanno prontamente scaricato o salvato la
schermata dal sito del Ministero.
Calano i bocciati, è polemica - Il Ministero dell'Istruzione però
potrebbe essere investito da una nuova polemica. Il Corriere della Sera
e Repubblica, infatti, denunciano la mancata pubblicazione sul sito dei
dati relativi ai promossi e bocciati nella scuola italiana. I dati,
dice il quotidiano di via Solferino, mancano dal 2008. Il giornale di
Ezio Mauro, invece, rende noto di aver potuto prendere visione dei dati
e nell'articolo dal titolo "Calano i bocciati, così la Gelmini ha
nascosto il flop della linea dura" denuncia che, contrariamente a
quanto sempre affermato dal ministro Gelmini, "calano i respinti alle
scuole superiori: dal giugno 2008 al giugno 2011 sono scesi quasi del
due per cento". E ancora: "Adesso si scopre che negli anni del Governo
Berlusconi non c'è mai stata alcuna crescita dei bocciati alle medie
superiori: niente pugno di ferro dei professori contro gli studenti
riottosi e pelandroni".
Il Ministero risponde: i dati sui bocciati sono parziali - Immediata al
replica del Ministero dell'Istruzione, che precisa che i dati relativi
all'anno scolastico 2010-2011 "saranno forniti all'Istat nel 2012, come
da normativa vigente".
Inoltre, rispondendo direttamente a quanto affermato da La Repubblica,
si precisa che "i dati contenuti nel comunicato del Ministero del 12
giugno 2010 si riferiscono ad una proiezione parziale relativa agli
scrutini trasmessi da circa 200 scuole delle regioni Emilia Romagna,
Marche, Veneto, Puglia, Lombardia e Campania per un totale di 11.779
studenti, come sottolineato dallo stesso comunicato stampa".
(da Sky.it)
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