Su ItaliaOggi,
Antimo Di Geronimo segnala una diversità interpretativa della norma,
tra il Miur (Nota del 10 agosto) e l’USR per il Veneto.
(da Anief)
“Gli
alunni che hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della
religione cattolica hanno diritto ad accedere alle attività
alternative. E dunque i dirigenti hanno l’obbligo di organizzarle
utilizzando prioritariamente i docenti con ore a disposizione…
E’ quanto si evince da una circolare emanata dall’USR del Veneto, il 16
settembre scorso…… La direzione regionale ha spiegato, inoltre, che le
ore di attività alternative non sono ore residue, e quindi la presenza
di tali attività non determina modifiche dell’organico della scuola.
Ciò comporta l’impossibilità di utilizzare tali ore per assorbire i
docenti con cattedra oraria esterna nella sede di titolarità…. Quanto
alla possibilità di disporre le attività alternative assegnando ore
eccedenti, l’amministrazione ha chiarito che tale ipotesi è residuale
rispetto a quella dell’utilizzo di docenti con ore a disposizione, che
resta prioritaria."
Non di meno, qualora tale soluzione dovesse esaurirsi o non risultasse
percorribile, i dd.ss. dovranno proporre le attività alternative ai
docenti interni, sotto forma di ore eccedenti. A questo proposito
l’amministrazione ha ricordato che l’assegnazione spetta a coloro che,
in servizio nella scuola come docenti a t.i. e come supplenti con
nomina fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle
attività didattiche, abbiano già completato l’orario di cattedra e
abbiano manifestato la propria specifica disponibilità… La procedura
indicata dalla DSR del Veneto sembrerebbe collidere con le disposizioni
emanate dal Miur in materia di completamento; secondo l’amministrazione
centrale, infatti, si può ricorrere all’attribuzione di ore eccedenti
solo dopo aver consentito ai docenti precari spezzonisti interni di
completare la cattedra. (Fonte: ItaliaOggi - 27-09-2011)
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