Dopo le
proteste dei mesi scorsi contro il ddl Gelmini e la politica scolastica
del governo, venerdì prossimo gli studenti torneranno nelle piazze con
lo sciopero promosso dai Cobas della scuola e dell'università e dal
"sindacato" di universitari e medi.
Il corteo nazionale organizzato dalle varie sigle studentesche si terrà
a Roma, la mattina del 7 ottobre, con partenza da piazzale Ostiense,
dice il sito web dell'Uds, l'Unione degli Studenti. Ma ci saranno
proteste anche in diversi capoluoghi di provincia, da Trieste a
Cagliari e da Torino a Palermo.
Nella stessa giornata si svolgerà anche la protesta dei lavoratori
della scuola rappresentati dall'Unicobas e da varie altre sigle del
sindacalismo di base.
Gli studenti di centrosinistra avevano già manifestato il 6 settembre
scorso, insieme alla Cgil, contro la manovra varata dal governo, ma
quello di venerdì sarà l'avvio "ufficiale" della nuova stagione di
proteste.
"Ora i conti li fate con noi!", è lo slogan della manifestazione
studentesca, dice il sito web dell'Uds, che ha promosso la
manifestazione già nell'agosto
scorso.
"E' il grido di lotta con cui vogliamo lanciare un autunno di
mobilitazioni, rimettendo al centro il protagonismo e la partecipazione
degli studenti e dei soggetti sociali".
"Abbiamo chiaro quanto la politica dei tagli, dell'austerità, della
meritocrazia e della gerarchizzazione dei saperi abbiano messo in
ginocchio la scuola, l'università e la ricerca nel nostro paese", dice
invece il documento della Federazione degli studenti pubblicato su
Facebook. "L'abbandono scolastico aumenta; un istituto su tre è a
rischio; abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo nelle giovani
generazioni mentre i nostri laureati sono di meno rispetto agli altri
paesi dell'Unione europea... Eppure da Viale Trastevere il Ministro
(Maria Stella) Gelmini si accontenta dell'aumento del numero dei
bocciati, del ritorno al passato verso la scuola del rigore... che
lascia a piedi i ragazzi anziché dar loro un'altra possibilità di
crescita...".
"A quasi ad un mese dall'inizio dell'anno scolastico le classi sono
ancora senza insegnanti, le sedi senza bidelli, tecnici e
amministrativi. I tagli già effettuati dal 2008 si stanno abbattendo
sulla Scuola", dice il sindacato Ubs, che partecipa alla protesta del 7.
Il movimento studentesco, denominato "L'Onda", sembrava scomparso dalle
piazze dopo la vigilia di natale 2010, quando il Parlamento ha
approvato definitivamente la riforma dell'università.
Il 14 dicembre, a Roma, un grande corteo di studenti terminò con
violenti scontri tra manifestanti e polizia, con decine di arresti e
danni a stimati in diversi milioni dalle autorità della Capitale.
Nell'anno scolastico 2011-2012, ha annunciato il ministro Gelmini a
fine agosto, verranno assunti 30.000 nuovi docenti e 36.000 addetti
Ata, cioè bidelli e personale tecnico. (Reuters)
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