La tradizione
culturale italiana è parte essenziale del patrimonio del nostro Paese –
ha detto Massimo Di Menna – nel corso dell’incontro che si è svolto al
Sincrotone di Frascati. Quel che non si sottolinea mai
abbastanza è che non è solo cultura letteraria. Esiste un
patrimonio di conoscenze ed esperienze scientifiche al quale
viene prestata, in genere, minore attenzione rispetto al sapere
classico. Meucci, Fermi, Maiorana, sono alcuni esempi delle
eccellenze italiane in campo scientifico. Le ricerche sui
neutrini condotte dal Cern di Ginevra in collaborazione con i
Laboratori Nazionali del Gran Sasso vedono due italiani
nell’equipe di ricerca internazionale: Dario Autiero,
coordinatore dell'analisi fisica dell'esperimento e Antonio Ereditato,
coordinatore della collaborazione internazionale.
In un paese che vuole puntare sull’innovazione e sulla competitività –
ha aggiunto Di Menna – occorre guardare con grande attenzione e
considerazione alla scuola. E’ necessaria una modernizzazione
degli strumenti di supporto agli insegnanti. Vanno supportate e
valorizzate le loro capacità
professionali.
Sosteniamo da sempre che la scuola deve essere accogliente, ma
vogliamo anche sottolineare l’esigenza di una scuola sede di
studio rigoroso. Ricerca e innovazione richiedono una solida formazione
di base.
Lo sviluppo della conoscenza e della critica sono un ‘antidoto ai
dogmi’ - ha detto il segretario generale della Uil Scuola - la
cultura è fondamentale per l’esercizio delle libertà civili, per la
formazione di uno spirito critico e di ricerca, condizioni
essenziali per il progresso scientifico e tecnologico.
La scuola che vogliamo vedere è quella dove c’è sapere, pluralismo,
modernità, innovazione, coesione, libertà; è la qualità
dell’istruzione che garantisce la laicità.
E’ urgente un cambio di passo – ha commentato Di Menna – per fare in
modo che la politica possa essere vista come modalità di supporto al
lavoro che viene fatto nelle scuole. Solo con un forte intervento
di semplificazione, di sburocratizzazione e rafforzando la
contrattazione e il confronto, si possono dare regole certe e
riferimenti solidi alle scuole e al personale, che continua ad
impegnarsi con un approccio positivo, stante la delicatezza e la
responsabilità della funzione.
Proponiamo una sessione parlamentare per la scuola, una giornata della
politica per il paese nella quale si prendano impegni sulla
modernizzazione della scuola e sul sostegno di quei tanti lavoratori
che ne garantiscono il funzionamento,in grado di andare oltre
l’alternarsi delle legislature.
La scuola diventi priorità per il paese. Le forze politiche devono
impegnarsi tutte per scelte che spostino risorse in favore
dell’istruzione e puntino a riequilibrare il rapporto tra spesa
per l’istruzione e Pil e il rapporto tra spesa per l’istruzione e spesa
pubblica che vede oggi l’Italia fanalino di coda in Europa.
(da UilScuola)
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