Sembra proprio che la
data per la prova preselettiva al concorso per dirigente scolastico,
che si doveva tenere inizialmente il 5 ottobre e che poi è stata
spostata al 12 ottobre, rischia ancora di slittare di altri 15
giorni per consentire agli esperti del Miur di correggere le centinaia
di errori presenti nella batterai dei 5mila e rotti (veramente) quiz o
di espungere dirittamente dal libraccio-mastro le domanda inquinate da
errori di ogni tipo e da equivoci di ogni sorta. E per certi
versi questa potrebbe essere una buona notizia per molti aspiranti a
dirigente che ancora si lambiccano sulle batterie ministeriali, anche
se dimostra, carte alla mano, la superficiale e improvvisata
preparazione degli esperti estensori dei quesiti e la
neghittosità dei funzionari che avrebbero dovuto vigliare e
controllare. Ma se in effetti venisse
concessa la proroga di altri 15 giorni, o anche di un'altra sola
settima, come si troveranno tutti coloro che hanno già prenotato
albergo e aereo per raggiungere il capoluogo di regione dove è previsto
lo svolgimento della prova?
Diciamo questo sulla base di quanto un nostro lettore ci scrive:
"Alcune centinaia di persone, sulla
base di quanto pubblicato in G.U., hanno prenotato l'aereo e l'albergo
per poter svolgere la prova preselettiva il 12 Ottobre. Nel mio caso,
il costo dell'operazione è stato di 713 Euro. Nella sciagurata
eventualità di un rinvio occorre organizzare un comitato, tra le
numerose centinaia di persone che hanno prenotato l'aereo o l'albergo,
per chiedere alla P.A. di rispondere dei danni da responsabilità
civile. Può, infatti, la P.A. smentire se stessa 10 giorni prima della
prova e non rispondere dei danni materiali (ma non ci sono solo
quelli) arrecati? No, qualunque giudice ordinario condannerebbe
l'amministrazione. Poi alcuni papaveri, se non vogliono risarcire
l'amministrazione per l'immenso danno erariale procurato, dovranno
vedersela con la severissima sezione della Corte dei Conti, cercando di
dimostrare di aver agito senza colpa grave. Ma non sarà facile.
Se gli alti dirigenti non rispondono
mai della responsabilità dirigenziale, rispondano almeno di quella
amministrativa."
E questa è una! Anzi possiamo dire: uno a zero per i concorrenti che si
sentono ancora una volta turlupinati dall'Amministrazione.
Ma c'è un'altra strisciante, triste, inquietante, levantina e grottesca
eventualità che alcuni altri lettori ci hanno segnalato: che
succederebbe se si scoprisse con l'evidenza degli atti che alcuni
commissari al concorso a dirigente scolastico hanno svolto lezione di
preparazione presso uno dei tanti corsi organizzati dai molti
enti di formazione o dai sindacati o di associazioni di categoria?
Un nostro lettore ci dice: "Perché
costoro si farebbero nominare in commissione? A quale scopo? A molti
docenti tutto ciò apparirebbe del tutto illegittimo in funzione
soprattutto della certa ammissione, con superamento più certo della
preselezione, dei loro “candidati-alunni” alla prova vera e propria e
quindi alla agognata cattedra di dirigente scolastico. Già è un
concorso nato male, in cui lo stesso bando e la stessa procedura
d'esame di preselezione lasciano aperture incredibili per eventuali
trucchi e imbrogli; e poi la batteria dei quiz risulta zeppa di errori,
anche grammaticali, refusi, riferimenti a norme sbagliate perché
non più in vigore, mentre si incontrano moltissime domande senza senso,
incomprensibili e illogiche, ambigue e opinabili, che in alcuni casi
rasentano il demenziale. E se è pure vero che i quiz sarebbero stati
divulgati sin dal luglio scorso, tanto che la polizia postale starebbe
indagando, non ci si meraviglierebbe affatto che un docente dei corsi
di preparazione al concorso possa essere nominato commissario agli
esami."
Come si vede sono così tanti gli elementi di disturbo legale e
sostanziale che il Miur forse farebbe bene ad annullare definitivamente
il concorso e chiuderlo del tutto, pagare i danni alle persone
coinvolte (costerebbe molto meno del concorso) e pensare a una legge
per l'elezione diretta dei presidi da parte del collegio dei docenti e
del personale Ata. Fra l'altro se la Polizia postale scoprisse e
denunciasse, con prove, che la fuga di notizie a luglio c'è stata, il
concorso verrebbe automaticamente annullato e si dovrebbe subito
pensare a bandirne uno del tutto nuovo, se in effetti si vogliono
coprire i posti liberi di dirigente. Se invece i posti, come sostiene
il nostro Polibio con numeri alla mano, non ci sono è ancora più
inutile e disumano dare tante speranze ai colleghi che da mesi studiano
e si arrovellano sui libri e su test cervellotici ed impaginati
persino male anche da un punto di vista grafico.
Pensiamo comunque che anche questa avventura concorsuale sia il segno
di nostri tempi, scanditi dalla incertezza e dal pressapochismo, dal
disimpegno e dal tirare a campare, mentre a girare sono per ora solo le
ruote della giustizia amministrativa e della legge presso cui bisogna
sempre andare a ricorrere come se il ministero, e quindi una parte del
Governo della nazione, fosse allocato da qualche altra parte e
ragionasse su altri emisferi e su altri ordini di grandezza o di
piccolezze, a seconda dei punti di vista. Quando finirà?
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org