"Lavoro pubblico, pubblico valore. Più risorse e dignità a chi lavora
al servizio dei cittadini e del Paese". Su questi obiettivi la
CISL si mobilita e riunisce gli Stati Generali delle categorie
pubbliche il prossimo 12 ottobre a Roma (Sala Capranica, piazza
Capranica 101, ore 10). Interviene Raffaele Bonanni.
Scuola, Università, Ricerca, Pubblico Impiego, Soccorso Pubblico e
Sicurezza non vogliono pagare più nulla all'incapacità della politica
di governare il Paese con serietà ed equità. I sacrifici richiesti per
fronteggiare la crisi in atto non possono ricadere prevalentemente,
come sta avvenendo, sui lavoratori dipendenti e su quelli pubblici in
particolare.
Da tempo stiamo contrastando i ripetuti tentativi di introdurre nei
provvedimenti di emergenza norme che penalizzano sul piano retributivo
e normativo i lavoratori pubblici, mettendone in discussione diritti e
aspettative e mortificandone la professionalità. Continuano intanto a
non avere risposta le nostre richieste di assicurare equità e
sostenibilità sociale alla manovra, intervenendo su costi e privilegi
della politica, contrastando efficacemente evasione ed elusione
fiscale, facendo pagare di più chi dispone di più alti redditi e grandi
patrimoni. Non ci bastano i risultati, pur importanti, che abbiamo
ottenuto (salvataggio delle tredicesime e del valore, ai fini
previdenziali, del servizio militare e dei periodi di studio
universitari, attuazione del piano di assunzioni nella scuola). Di
fronte al persistente accanimento sul lavoro pubblico, di cui non viene
riconosciuto in alcun modo il valore sociale, diciamo basta.
Scuola, Università, Ricerca, Pubblico Impiego, Soccorso Pubblico e
Sicurezza non sono un peso, ma una indispensabile risorsa da
salvaguardare e valorizzare. Va affermato il valore del lavoro pubblico
come presidio a garanzia di fondamentali diritti di cittadinanza
(salute, istruzione, sicurezza, soccorso e servizi civici), come leva
di crescita e sviluppo economico e sociale, e quale strumento per il
potenziamento della competitività del sistema paese. Per questo c'è
bisogno di un forte segnale di discontinuità nel modo di considerare e
affrontare i problemi del Paese e del pubblico servizio. Si deve
voltare pagina.
Per affermare il valore del lavoro pubblico e migliorarne la qualità,
per tutelare la dignità di tanti lavoratori che prestano la loro opera
con impegno e competenza, la CISL e le sue federazioni di categoria
avviano una fase di forte mobilitazione in tutto il Paese e convocano per il giorno 12 ottobre 2011 a
Roma gli Stati Generali di Scuola, Università, Ricerca, Pubblico
Impiego Soccorso Pubblico e Sicurezza.
Mobilitazione nazionale e unitaria a
fine ottobre Appello della Gilda ai sindacati della scuola
"Una mobilitazione nazionale e unitaria". E´ questo l´appello lanciato
agli altri sindacati della scuola dal coordinatore nazionale della
Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, davanti alla platea di docenti
riuniti a Milano.
In occasione delle assemblee che si sono svolte oggi, in diretta web,
da Nord a Sud della Penisola, Di Meglio ha proposto "una protesta
collettiva ‘della scuola e per la scuola´ a fine ottobre.
In questi ultimi mesi e, soprattutto, con l´accelerazione della crisi -
ha sottolineato il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti
- ho avuto modo di saggiare gli umori e gli stati d´animo della nostra
categoria, ma anche di raccogliere la forte richiesta di un´azione
unitaria. Da qui il convincimento che una mobilitazione generale, che
metta al centro i problemi della scuola, non sia più rinviabile. E´
inevitabile che occorrano sacrifici da parte di tutti i cittadini - ha
proseguito Di Meglio - ma non è giusto che a farli siano sempre i
soliti noti, insegnanti in testa".
Da Milano, però, il leader della Gilda ha posto una condizione
imprescindibile: "Occorre superare le differenze tra i vari sindacati
del settore. E´ questa l´unica strada da percorrere - ha concluso - per
fare sentire la nostra voce e far vedere la nostra forza. La via
maestra non sono gli scioperi isolati, ma una sola grande mobilitazione
di categoria".