''L'anno scolastico
e' iniziato con molti istituti che non riescono a rispondere alla
richiesta di tempo pieno o che si organizzano come possono chiedendo
soldi alle famiglie e sacrifici agli insegnanti e agli operatori. Sono
numerose le cattedre scoperte, moltissimi gli insegnanti precari che
protestano e le sedi che mancano o sono ormai fatiscenti; inoltre,
scarseggiano i certificati di agibilita', gli edifici sono vecchi e
mancano perfino di riscaldamento. La Calabria su questo terreno
consegue il record negativo con il 54,2 per cento degli edifici a
rischio con 1.427 su 2.632''. E' quanto scrive il parlamentare del
Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione
Agricoltura alla Camera, in una interrogazione al ministro della
Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini, in cui si sottolinea la grave
situazione che si registra soprattutto nel
Crotonese.
''Tutte le immissioni in ruolo, di cui tanto si vanta il Governo -
aggiunge Oliverio - riescono a malapena a coprire il turnover degli
insegnanti che sono andati in pensione e ancora migliaia di
insegnamenti vengono 'coperti' da insegnanti costretti per anni a un
umiliante precariato e a cambiare insegnamento e scuola di anno in
anno. Tutto cio' segue ai drammatici effetti prodotti dai tagli imposti
con il decreto legge n. 112 del 2008 convertito con modificazioni dalla
legge n. 133 del 2008 che ha previsto una riduzione della spesa per
l'istruzione di circa 8 miliardi di euro in tre anni attraverso un
taglio indiscriminato dei posti negli organici di oltre 87 mila docenti
e di oltre 44 mila unita' destinate al personale ausiliare, tecnico e
amministrativo (Ata). La Calabria - sottolinea il deputato del Pd - e'
tra le regioni maggiormente colpite da questi tagli, in particolare,
nella sola provincia di Crotone, la legge n. 133 del 2008 ha comportato
per quest'anno una riduzione di ulteriori 150 posti di personale
docente, oltre a 100 collaboratori scolastici. 250 famiglie crotonesi
sono ormai allo stremo''. (ASCA)
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