Sempre più
difficile la situazione al liceo scientifico “Galilei” di Modica. Dopo
i primi giorni di scuola, nulla è ancora cambiato. Le due classi che
erano state cancellate, accorpandole in una, in ossequio ai canoni
della riforma Gelmini, sono state momentaneamente attivate. Ovviamente,
si tratta di una situazione temporanea che non può andare avanti
all’infinito. Il preside Carrubba informa che sono stati avviati i
canali per sollecitare Palermo a dare una soluzione positiva alla
vicenda. Il preside insieme ai docenti ribadisce dunque, il no
all’accorpamento, ma, per alcuni giorni, a partire già da lunedì, sarà
necessario.
“L’aumento progressivo del numero di alunni per classe, i tagli
agli organici, il mantenimento dei docenti in stato di precariato, la
mancata sicurezza nelle aule sono tutti elementi con cui si sta
impedendo alla scuola di essere all’altezza del suo compito e si sta
profondamente intaccando il futuro delle nuove generazioni e quindi del
nostro Paese” affermano in un documento i docenti del liceo.
"Speravamo in risposte improntate al buon senso e alla sollecitudine
per la crescita delle nuove generazioni. Abbiamo cercato di causare il
minor danno possibile agli inizi dell’anno scolastico. Diciamo però
anche apertamente - affermano ancora i docenti - che non accettiamo
questa situazione e che, per questo, una delegazione formata dalle
diverse componenti della scuola si farà portavoce del disagio e della
protesta ai diversi livelli istituzionali, mentre comunichiamo che
intendiamo fare ricorso al Tar intanto per il venir meno del rispetto
delle condizioni di igiene e di sicurezza che devono essere
"preventivamente verificate" dall’Ufficio scolastico regionale, "pur in
presenza di possibili inadempienze imputabili alla Provincia".
“Accorpare le classi e mettere dentro un unico ambiente 52 alunni,
significa violare le norme sulla sicurezza e sulle condizioni igieniche”
Ed una diffida per dire no alla soppressione di alcune classi del
liceo scientifico “Galileo Galilei” di Modica è stata sottoscritta
dell'Associazione dei genitori “Paideia”. Diversi gli indirizzi, da
Roma a Palermo a Ragusa, cercando di arrivare ai massimi vertici del
mondo della scuola. Si chiede la tutela della regolare apertura
dell’attività didattica con la costituzione anche delle classi
soppresse, per un totale di due classi terze e due classi quarte ad
indirizzo ordinario in aggiunta alle classi dell’indirizzo PNI (quello
di informatica).
L'iniziativa, come spiega la presidente di “Paideia”, Maria Savarino,
mira ad ottenere “la rettifica in autotutela dei provvedimenti
amministrativi che hanno istituito per l’anno scolastico 2011/2012
l’organico di diritto e l’organico di fatto del personale docente del
Liceo scientifico Galilei e conseguentemente il numero delle classi per
il nuovo anno scolastico e mira ad integrare il numero delle classi con
l’istituzione di un’ulteriore classe III e IV del corso ordinario
rispetto a quelle già autorizzate in tempi congrui con l’avvio
dell’anno scolastico 2011/2012”.
Non si esclude che, se non arrivano buone nuove, e soprattutto se non
si ottiene nulla entro dieci giorni dalla notifica della diffida, si
ricorrerà alle vie giurisdizionali per la tutela dei diritti lesi. Da
settimane genitori (lesi anche dal punto di vista economico), dirigente
e docenti hanno intrapreso una serie di iniziative, per il ripristino
delle classi, che non sono servite a nulla. Almeno per il momento.
(da http://www.ilgiornalediragusa.it/)
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