Immissione in ruolo a rischio per 10 precari.
9 aprile 2005
da www.lasicilia.it
La legge sulla supervalutazione di montagna passa alla Corte costituzionale e dieci insegnanti della provincia di Enna si giocano l'immissione in ruolo. Tremano tutti gli insegnati neo immessi in ruolo l'anno scorso per effetto del doppio punteggio del servizio di montagna. In provincia sono dieci. Tre di loro sono stati già "bersagliati" dai ricorsi dei colleghi che hanno impugnato al Tar la legittimità della supervalutazione. Gli altri dovrebbero comunque conservare un margine sufficiente per essere sempre in posizione utile, anche se non dormono certamente sonni tranquilli. Da maggio si prevedono vibrate proteste da parte di insegnanti e sindacati.
«Non si può andare avanti con questa incertezza - afferma Melina Pontorno, insegnante alle elementari - siamo pronti a scendere in piazza per protestare contro questo obbrobrio». La decisione della Consulta potrebbe ora rimescolare le carte del contenzioso nato con la Legge 143 del giugno 2004 in base alla quale il servizio prestato sopra i 600 metri, nelle carceri e nelle isole minori è valutato in misura doppia a partire dallo stesso anno scolastico 2003-2004. La Corte è stata investita della questione dal Tar del Molise che, nell'annullare le graduatorie permanenti dei precari della provincia di Campobasso, ha dichiarato non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del superpunteggio relativo a quell'anno, inviando gli atti alla Consulta.
Nello specifico la Corte dovrà valutare se sia rispettoso della Costituzione attribuire il doppio punteggio retroattivamente e cioè a docenti che per puro caso nel 2003-2004 lavoravano in montagna, e che hanno scavalcato in graduatoria altri docenti che non avevano scelto quelle stesse sedi semplicemente perché non potevano immaginare le future intenzioni del legislatore. Legislatore che nei giorni scorsi aveva dato l'illusione di voler correggere la bizzarra normativa ma che alla fine di un gattopardesco taglia e cuci parlamentare ha lasciato tutto com'era. I parlamentari (destra e sinistra insieme) sono peraltro apparsi insensibili a varie sconfitte giudiziarie già subite dal Ministero dell'Istruzione e da alcuni Csa (ex Provveditorati) che avevano redatto le graduatorie applicando il superpunteggio in maniera ritenuta illegittima dai giudici, che hanno ordinato loro di rettificare le graduatorie. Anche il Csa di Enna ha redatto le graduatorie applicando il superpunteggio per sedi montane, penitenziarie e isolane, secondo le indicazioni dalla Legge 143. Molti dubbi vengono sollevati circa la legittimità del provvedimento con il quale a giugno 2004 è stato impedito a molti docenti, doppiamente beffati, di ripresentare l'elenco con le scuole scelte come sede di servizio, inoltrato entro i termini, che però sono scaduti appena prima che fosse emanata la normativa della discordia.
Salvo Guliti
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