Comunicato stampa Unicobas
Il Giudice del Lavoro Jacqueline Magi, su ricorso promosso
dall'Unicobas e curato dall'avv. Claudio Altini di Livorno, ha inviato
alla Corte Costituzionale ed alle due Camere del Parlamento il Decreto
Brunetta (D.L.112/2008 convertito nella legge133/2008) ritenendo
illegittimo l'art. 71 riguardante le decurtazioni stipendiali in caso
di malattia per i lavoratori della scuola e tutti i pubblici dipendenti.
L'ordinanza di trasmissione depositata ad agosto e che oggi rendiamo
nota dichiara "la non manifesta infondatezza della questione di
illegittimità costituzionale dell'art. 71 .... in relazione agli artt.
3, 32, 36 e 38 della Costituzione"
Infatti detto articolo prevede che: "Per i periodi di assenza per
malattia, di qualunque durata, ai dipendenti delle pubbliche
amministrazioni ..... nei primi 10 giorni di assenza è corrisposto il
trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o
emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo,
nonché di ogni altro trattamento accessorio".
Il Giudice ha osservato:
con riferimento all'art. 3 della Costituzione:
"Il D.L. 112 risulta in palese contrasto con l'art. 3 della
Costituzione il quale tutela la persona e la sua dignità, e
stabilisce il principio generale di eguaglianza dei cittadini di fronte
all'ordinamento. L'art. 71 del citato decreto, applicabile ai soli
lavoratori del settore pubblico ........ determina un'illegittima
disparità di trattamento nel rapporto di lavoro dei lavoratori del
settore pubblico rispetto a quelli del settore privato". Infatti nel
settore privato non è prevista tale decurtazione dello stipendio in
caso di malattia.
con riferimento all'art.36 della Costituzione:
"Il lavoratore legittimamente ammalato, si trova privato di voci
retributive che normalmente gli spetterebbero in funzione del suo
lavoro, subendo pertanto una riduzione dello stipendio in busta paga.
Riduzione che, dati gli stipendi che percepiscono ad oggi i lavoratori
del comparto pubblico, diventa tale da non garantire al lavoratore una
vita dignitosa. Di fatto la malattia diventa un 'lusso' che il
lavoratore non potrà più permettersi, e ciò appare in contrasto con
l'art. 36 della Costituzione che prevede che sia garantita una
retribuzione proporzionata ed in ogni caso sufficiente a garantire
un'esistenza libera e dignitosa"
con riferimento all'art. 32 della Costituzione:
Detto articolo garantisce la tutela della salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della collettività. "La norma in
questione, incidendo pesantemente sulla retribuzione del lavoratore
malato, crea di fatto un abbassamento della tutela della salute del
lavoratore che, spinto dalle necessità economiche, viene di fatto
indotto a lavorare aggravando il proprio stato di malattia ..."
con riferimento all'art. 38 della Costituzione
L'assenza di garanzia al lavoratore malato di adeguati mezzi di
mantenimento ed assistenza costituisce inoltre violazione dell'art.
38.
Questa ordinanza, unica in materia, è una prima vittoria di quei
lavoratori che, su indicazione dell'Unicobas, appena uscì questa norma
liberticida, oltre a manifestare e scioperare si rivolsero al Tribunale
per ottenere giustizia. Siamo coscienti di aver vinto per ora una
battaglia e non ancora la guerra ma siamo sulla buona strada e non ci
fermeremo finché vedremo calpestati i diritti dei lavoratori e dei
cittadini, sia per quanto riguarda la malattia sia per tutto il resto.
La lotta sindacale se condotta con coerenza e su tutti i fronti alla
fine paga.
L'Unicobas conferma inoltre lo sciopero generale della scuola per
Venerdì 7 Ottobre 2011, con varie manifestazioni a Roma di docenti,
studenti e genitori, insieme contro lo stato pietoso in cui la Gelmini
ha ridotto la scuola pubblica.
Stefano d'Errico
(Segretario nazionale Unicobas)
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