Gli uffici del
Miur con due note non protocollate di sabato 10 settembre 2011
forniscono indicazioni alle Università e alle Direzioni regionali ai
fini della definizione dell'offerta formativa degli Atenei da
comunicare entro il prossimo 7 ottobre.
In base ai dati forniti dagli Atenei e all'effettivo fabbisogno di
docenti nei prossimi anni, il Ministero definirà i posti disponibili
per i TFA.
Proprio nei giorni scorsi il Miur ha pubblicato sul proprio sito una
analisi dei fabbisogni e una ipotesi, ancora complessiva, dei posti
disponibili per l'attivazione dei percorsi di formazione iniziale.
L'analisi si basa sui seguenti
parametri:
la previsione di pensionamento dei docenti (senza
tenere conto della novità introdotta dall'ultima manovra sulle finestre
di uscita) rinviate di un anno anche per la scuola
l'accantonamento del 50% dei posti per le graduatorie ad esaurimento
(il rimanente 50% sarà destinato ai concorsi ordinari a cui potranno
accedere i docenti abilitati, come previsto dalla legge 124/99)
una maggiorazione del 40% dei posti (il 30% per garantire il fabbisogno
anche delle scuole paritarie e l'altro 10% per coprire gli eventuali
abbandoni).
Nelle tabelle è anche previsto che a partire dall'anno accademico
2013/2014 siano attivate le lauree magistrali per la scuola secondaria
di primo grado e pertanto le disponibilità per la formazione iniziale
saranno ripartite al 50% tra i TFA e le Lauree stesse.
Nulla è invece previsto per le Lauree magistrali della scuola
secondaria di II grado in quanto il relativo regolamento è ancora in
alto mare tenuto conto che dipende strettamente dalla revisione delle
classi di concorso che sembra essersi persa nelle nebbie ministeriali.
Per la scuola primaria e dell'infanzia il corso di laurea è già stato
attivato e la prova d'accesso è prevista per il 10 ottobre 2011. Le
modalità e i tempi per le iscrizioni sono definite dalle singole
Università.
Per la scuola secondaria la ripartizione analitica sarà disponibile
dopo il 7 ottobre, data entro la quale le Università dovranno definire
il proprio piano dell'offerta formativa come previsto nelle due note
citate prima.
L'anomalia di due note contemporanee e
non protocollate rese pubbliche di Sabato, si potrebbe spiegare con
l'esigenza di accelerare i tempi mentre invece, come dichiarato dal
Ministro, sono il frutto di uno strano incontro (sempre sabato 10
settembre) tra il Ministro e l'On. Lupi in rappresentanza dei firmatari
di un appello per l'allargamento della platea dei posti disponibili per
la formazione iniziale (leggi comunione e liberazione).
A parere della FLC le modalità con le quali si procederà al
reclutamento nella scuola e il numero programmato delle abilitazione
non è una discussione privata tra l'on Lupi e la Ministra Gelmini ma è
decisivo per il futuro della scuola e non può essere affrontato in
spregio alle corrette relazioni con le parti sociali.
Per allargare l'acceso alla professione docente anche alle giovani
generazioni, c'è una sola strada, come ha sottolineato Domenico
Pantaleo in un comunicato diffuso sabato: ripristinare i posti tagliati in questi
anni e introdurre l'organico funzionale come abbiamo ampiamente
dimostrato con le nostre proposte. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org