Dare opportunità di
accesso all’insegnamento anche a chi oggi non è nelle graduatorie ad
esaurimento è senz’altro doveroso: si eviti però di esasperare le
tensioni esistenti fra le tante anime di un precariato che non ha
bisogno di ulteriori conflitti mentre attende risposte equilibrate e
credibili. Chi raccoglie firme sappia che se ne possono facilmente
contrapporre altre, uguali e contrarie: è utile? È giusto? Noi crediamo
di no.
Chi è in graduatoria non merita di passare per privilegiato, quando ha
magari davanti a sé ancora anni e anni di attesa (durante i quali
fatalmente “invecchia”, lavorando da precario). Chi attende di
abilitarsi deve poterlo fare ed avere presto la sue opportunità di
concorrere al lavoro nella scuola. Ci auguriamo che la sensibilità
manifestata al riguardo dal mondo accademico non nasca soltanto
dall’attesa di positive ricadute sui bilanci delle
Università.
L’esperienza, ma anche la semplice conoscenza di alcuni
“numeri” (230.000 precari abilitati, almeno 300.000 in attesa di
abilitarsi, a fronte di un organico docenti che si aggira sui 700.000
posti) ci dicono che in ogni caso sarà complicato gestire un così
drammatico squilibrio tra domanda e offerta di lavoro. Uno squilibrio
che la drastica riduzione degli organici e la tendenza a ritardare i
pensionamenti non aiutano certo ad attenuare.
La chiamata in causa dei sindacati sa tanto di rituale, la realtà è ben
diversa Il sistema di reclutamento è definito per legge, non per
contratto. Non è colpa del sindacato se il canale ordinario di
reclutamento, quello dei concorsi, è fermo da oltre dieci anni in
attesa di una riforma che non arriva. Da parte nostra crediamo doveroso
batterci per la massima stabilità del lavoro, per questo abbiamo voluto
e ottenuto un piano di assunzioni nell’interesse dei precari e del
miglior funzionamento della scuola. Serve l’impegno di tutti per
accelerare lo svuotamento delle graduatorie, non per renderle ancora
più affollate. La politica su questo interroghi se stessa, anzichè
lanciare accuse pretestuose e infondate al sindacato.
(da CislScuola)
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