Si è svolta
oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, alla presenza del sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio, Gianni Letta una riunione sul tema
dell'accesso alla professione di insegnante. Erano presenti il ministro
dell'istruzione Mariastella Gelmini, l'on. Maurizio Lupi e alcuni tra i
primi firmatari dell'appellogiovani.it. E' quanto si legge in una nota
di Palazzo Chigi. Il ministero ha presentato i problemi aperti relativi
all'attivazione dei Tirocini Formativi Attivi (Tfa) transitori di cui
si è discusso in questi giorni. Le informazioni e i dati forniti dalle
parti in causa permettono di delineare un quadro più positivo e
suscettibile di un ulteriore miglioramento.
Come risulta dai dati pubblicati il giorno 8 settembre sul sito del
Miur, i posti disponibili erano già pari a
10.285.
Sono stati implementati di ulteriori 3.000 posti riservati ai Tfa per
le Scuole superiori, per un totale di 13.285 posti per i soli Tfa
transitori, finalizzati al conseguimento dell'abilitazione
all'insegnamento nelle Scuole secondarie di I e II grado per l'a.a.
2011/12.
Si è altresì sottolineato l'importante ruolo che le università sono
chiamate a ricoprire in questa fase di attivazione dei Tfa transitori e
dei futuri percorsi abilitanti.
Si prospetta dunque una situazione più favorevole che tiene conto anche
delle esigenze dei giovani. I numeri dei posti che saranno assegnati
risulteranno, infatti, dall'incrocio tra quelli pubblicati dal Miur e
l'offerta formativa formulata dalle università.
Il Ministero diramerà quindi una nota ai direttori degli uffici
scolastici regionali e una nota alle università, incoraggiandole a
presentare piani formativi sulla base delle loro capacità di offerta.
Contemporaneamente viale Trastevere solleciterà i comitati regionali di
coordinamento affinché recepiscano l'offerta formativa degli atenei e
valutino la congruenza didattica delle proposte. Le parti si sono dette
reciprocamente soddisfatte dell'incontro. Viene, infatti, da un lato
confermato nella sua sostanza il regolamento sulla formazione iniziale
degli insegnanti (così come previsto dal Miur) e, dall'altro,
valorizzato l'elemento dell'offerta formativa delle università nella
determinazione del numero dei posti da assegnare per l'accesso alle
abilitazioni.
(ASCA)
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