“Una battaglia di
civilta’, dall’indirizzo www.appellogiovani.it”. Avvenire presenta
cosi’ la lettera aperta “L’Italia e’ un Paese per vecchi?”, che chiede
modifiche al ‘Decreto Gelmini’, criticato perche’ “chiude ai giovani
l’accesso all’abilitazione all’insegnamento”. Si tratta, spiega il
quotidiano della Cei, “di una pacata ma ferma mobilitazione che, nelle
intenzioni dei promotori, Coordinamento liste per il diritto allo
studio (Clds) in testa, vuole difendere le giovani generazioni, il
futuro della scuola, quello dell’universita’ e dunque il futuro del
Paese. Come?
Chiedendo al ministro dell’Istruzione, universita’ e ricerca di
modificare il decreto che, entro ottobre, avra’ l’effetto di escludere
per anni i neolaureati dall’insegnamento nella scuola secondaria e di
primo e secondo grado, ai quali viene negata, per i prossimi anni, la
possibilita’ di abilitarsi all’insegnamento”.
Tra le adesioni riportate nella seconda pagina di Avvenire, anche
quella del direttore, Marco Tarquinio, che figura in un lungo elenco
accanto a Eugenia Scabini, preside di scienze dell’educazione alla
Cattolica, Salvatore Setis della Normale di Pisa, Giorgio Vittadini
presidente della Fondazione per la sussidiarieta’. Tra i giornalisti
anche il direttore del Mattino, Virman Cusenza.
(AGI)
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