I docenti che non possono
più insegnare per gravi motivi di salute sono stati sino ad oggi
utilizzati in attività connesse con l’insegnamento e, nella maggior
parte dei casi, occupano posti di Bibliotecari nelle scuole. In Italia
ci sono circa 10.500 istituzioni scolastiche ( e circa 40.000 sezioni
annesse ), dunque vi sono almeno 10.500 biblioteche, se non vogliamo
contare quelle delle sezioni aggiunte, ma il governo invece di
raddoppiare il numero dei bibliotecari, utilizzando le competenze degli
attuali per far loro formazione, ha deciso di licenziare questi ultimi
senza dire cosa farà delle biblioteche.
Tutto ciò è in linea con il totale immiserimento culturale della scuola
italiana, diventata semplice addestramento per l’accesso a lavori
precari e despecializzati per svolgere i quali è necessario acquisire
‘diffuse’ ma generiche competenze, in modo da non poter pretendere
remunerazioni adeguate. Lo dimostra la facilità dell’operazione ‘
transformer’ che riguarda, oggi, più di 5.000 docenti e che domani
potrà riguardarne altrettanti, giudicati semmai ‘inidonei
all’insegnamento’ perché inadeguati alla scuola del quiz televisivo che
sta incombendo sulla cultura italiana e trasformando, a sua volta,
l’idea stessa di conoscenza.
Quest’anno la modalità attraverso la quale dovrebbe avvenire l’epocale
passaggio è quella di una domanda che gli stessi docenti
‘adibiti allo svolgimento di altre compiti’ dovranno compilare (
con modalità diverse da provincia a provincia che stanno mettendo in
difficoltà tutti e creando il caos totale nelle scuole) dichiarandosi
‘disponibili’ ad assumere la nuova qualifica. I posti che occuperanno
saranno nel frattempo sottratti a circa 5.000 ATA che non potranno così
entrare in ruolo ( in questo modo i tagli per il personale ATA
raggiungeranno le 20.000 unità).
In realtà, al di là delle aspettative, l’art. 2 del CCNI del 2008 non
ha provveduto ad inscrivere la situazione del personale collocato fuori
ruolo in un quadro di certezze, ma semplicemente a spostare il momento
della mobilità, e questo momento è arrivato.
Cosa fare?
La legge 104/92 prevede “ agevolazioni lavorative”, infatti il
lavoratore o la lavoratrice con grave disabilità, ha diritto:• a
non essere trasferito ad altra sede lavorativa senza il suo consenso
• a scegliere la sede di lavoro più vicina al luogo di residenza
della persona a cui si presta assistenza. Dunque se il personale
interessato non compilerà la domanda non potrà essere spostato senza il
suo consenso, peraltro l’art 19 della manovra economica sostiene che
“chi non presenta la domanda o chi non riesce ad essere immesso nei
ruoli ATA viene trasferito d'ufficio presso tali
amministrazioni…all’interno della regione…ovvero in altra regione”, ma
poiché la stessa legge non ha esplicitamente abrogato le norme vigenti
relativamente alla L104, non si potrà essere trasferiti d’ufficio senza
il proprio consenso.
I Cobas hanno inviato, in data 28 luglio 2011, una diffida al MIUR e
agli USR/USP che così si conclude:
Tanto detto, la Scrivente Organizzazione Sindacale,
diffida
il M.I.U.R e per Suo Tramite tutti gli Uffici Scolastici Regionali e
Provinciali a non applicare le disposizioni come previste dall'articolo
19, comma 12 D.L.vo 6 luglio 2011 n° 98,dal voler diffondere qualunque
indicazione relativamente a date e modalità attraverso le quali il
personale “ dichiarato permanentemente inidoneo alla propria
funzione,ma idoneo ad altri compiti” produca istanza per assumere la
qualifica di assistente amministrativo o tecnico. a definire i criteri
applicativi della detta norma, di sospendere i termini per l'invio
delle domande per il personale fuori ruolo, e di chiarire i contrasti a
livello giuridico e normativo o l'eventuale incompatibilità che
emerge tra l'articolo 19 comma 12 del D.L.vo 6 luglio 2011 n° 98 e l'
articolo 10 Legge 12 marzo 1999, n. 68, l'articolo 42 del Dlgs 9
aprile 81/2008,'articolo 21 comma 1 e articolo 33 della legge 104/1992
, nel rispetto dell'Articolo 3 della Costituzione e Articolo 14 della
CEDU.
La Organizzazione Sindacale Cobas si riserva sin da ora di adire
le vie giudiziarie ritenute più opportune per tutelare i diritti dei
propri iscritti. Si confida nella disponibilità del Vostro Operato e si
rimane pertanto in attesa di tempestivo riscontro, stante la
particolarità della situazione e l'assoluta mancanza di chiarezza sulle
procedure da adottare.
Oltre alla diffida generale abbiamo preparato un modello di diffida
individuale che, per essere ancora più efficace, sarà consegnata
da tutti e tutte gli/le interessati/e nella stessa giornata,il 12
settembre, data di inizio delle lezioni in quasi tutte le regioni.
Non appena uscite le disposizioni applicative della Legge con le quali
si tenterà di procedere comunque al trasferimento sui posti ATA , sarà
necessario impugnare tali atti attraverso un ricorso ai tribunali
competenti.
I COBAS SI IMPEGNANO SIN DA ORA A PERCORRERE TALE STRADA
CobasScuola