E' tempo di esami
in Valle d'Aosta per i 1.113 studenti ''con giudizio sospeso'' nelle
scuole secondarie di secondo grado. Le prove - scritte e orali - sono
iniziate oggi. In totale i 'rimandati' sono: 81 al liceo scientifico
Berard, 259 all'istituto magistrale Regina M.Adelaide, 135
all'Istruzione tecnica commerciale e per geometri di Aosta, 113
all'Istruzione professionale di Aosta, 124 all'Istruzione classica e
artistica, 64 all'Istruzione tecnica commerciale, per geometri e
professionale di Chatillon, 55 all'istituto professionale alberghiero,
42 all'Institut agricole regional, 87 all'Istruzione tecnica
industriale e professionale di Verres, 89 all'Istruzione scientifica e
magistrale di Pont-Saint-Martin, 19 all'istituto Don Bosco di
Chatillon, e 45 al liceo linguistico di Courmayeur. (ANSA)
Esami di settembre: l’ammutinamento
dei docenti precari
di Vincenzo Brancatisano da
http://gazzettadimodena.gelocal.it/
Scuola, le convocazioni tardive per il conferimento degli incarichi
annuali dei docenti gettano nel caos le scuole superiori alle prese con
gli esami di settembre. E ora il sindacato Gilda invita i docenti
inusualmente disoccupati in questo periodo a rifiutare l'invito dei
presidi a presentarsi nelle scuole dov'erano in servizio a giugno. «Ne
va della vostra dignità» spiega la Gilda, perché neppure i raccoglitori
di pomodori si farebbero trattare così per pochi euro. Il sindacato
parla di sfruttamento del lavoro riferendosi alle migliaia di
professori “usa e getta” che, a differenza degli altri anni, non sono
stati assunti a fine agosto, ma saranno assunti a partire dal 7
settembre, a causa di ritardi che la stessa Gilda imputa ai presidi,
chiamati a presenziare alle operazioni di nomina annuale per conto del
provveditorato. «Non siamo contenti di questa calendarizzazione» spiega
Robertino Capponcelli della Gilda, «e riteniamo non sufficientemente
giustificate le ragioni dei dirigenti scolastici». Ma c'è di più. I
dirigenti avrebbero avanzato pretese nei confronti dei lavoratori
disoccupati.
«Hanno aggiunto - chiarisce Capponcelli - che dal 1 al 9 di settembre
vogliono i precari a loro disposizione».
Le pretese dei dirigenti si stanno materializzando in centinaia di
telefonate ai propri ex dipendenti licenziati a fine anno scolastico
con l'invito a recarsi al lavoro. Molti hanno rifiutato adducendo
esigenze di tutela della dignità, mentre altri hanno risposto
all'appello, coscienti o no del fatto che l'assunzione per esami e
scrutini fa scattare la revoca dell'indennità di disoccupazione: si
pagherebbe per lavorare specie se fuori sede.
Alcuni docenti che a propria insaputa si sono trovati nei siti web
della scuola come presenti ad esami e scrutini si sono rivolti al
legale, convinti che si sia intregrata un'ulteriore prova a sostegno
della tesi che la reiterazione pluriennale dei contratti a termine sia
illegittima se non supportata da esigenze transitorie, come vuole la
normativa nazionale e quella comunitaria, rilanciata da molte sentenze,
che condannano l'abuso dei contratti a tempo determinat.
«La scuola che mi licenzia a ripetizione e nel contempo non riesce a
fare a meno di me neppure quando mi lascia senza lavoro - protesta un
professore - mi deve stabilizzare. E poichè non lo ha fatto, a dispetto
della disinformazione di queste settimane secondo cui sono stati
immessi in ruolo i precari storici mentre sono stati assunti giovani o
giovanissimi carichi di punti, vorrà dire che ci vedremo in Tribunale».
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