Nel terzo
anno dei barbari tagli alla scuola pubblica, solo in provincia di
Salerno, contiamo mille collaboratori scolastici precari buttati sul
lastrico. Con meno mille collaboratori scolastici,ai quali si devono
aggiungere i posti dei pensionamenti, nelle nostre scuole è la
catastrofe.
Ecco cosa succede in una delle tante scuole che ci stanno segnalando:
nell’Istituto Comprensivo di S. Cipriano Picentino, che accoglie più di
900 alunni , ci sono 8 collaboratori scolastici da impiegare su 9
plessi dei quali uno è a tre piani e due sono a due piani, inoltre in 4
plessi ci sono anche le scuole dell’infanzia che dovrebbero funzionare
con la mensa cioè con il doppio turno.
Sarà impossibile per la maggioranza delle Scuole assicurare le normali
e minime attività di vigilanza all’interno dell’orario curricolare
degli alunni, né quelle di custodia e pulizia dei locali scolastici.
Tutto ciò anche a detrimento dei compiti sempre più complessi e
importanti che i collaboratori scolastici svolgono, come l’accoglienza
confronti degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e
successivi all’orario delle attività didattiche, la vigilanza e
l’assistenza durante il pasto nelle mense scolastiche, l’ausilio
materiale agli alunni portatori di handicap nell’uso dei servizi
igienici e nella cura dell’igiene personale.
A causa della massiccia riduzione di personale degli ultimi anni,
i collaboratori scolastici in servizio sono stati
sottoposti a situazioni di pressione insostenibili: aumento dei
carichi di lavoro, turni iperflessibili e orario di lavoro spezzato
anche su più plessi, ore di straordinario assegnate d’ufficio ( pagate
solo in parte per l’esiguità del Fondo d’Istituto).
Quando il sacrificio di tanti/e collaboratori/trici non è stato
sufficiente, sono stati utilizzati senza scrupolo i lavoratori delle
cooperative addetti alle pulizie per la vigilanza e l’apertura dei
plessi e come ultima risorsa docenti, genitori e nonni.
Perché illegalità e azzeramento dei diritti sono i pilastri su cui si
regge tutta l’operazione di smantellamento e privatizzazione della
scuola pubblica, perchè siamo convinti che solo dalle scuole può
ripartire la lotta contro le misure decise dal Governo, chiediamo
al personale ATA e ai docenti, di non collaborare alla
distruzione della scuola pubblica e di non tappare più le falle
del sistema scolastico italiano.
PROCLAMIAMO NELLE SCUOLE LO STATO DI AGITAZIONE E DIAMO UN SEGNO
CONCRETO DI SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI E ALLE COLLEGHE SENZA LAVORO
rifiutiamo gli straordinari che servono per coprire i posti tagliati e
le assenze prolungate dei colleghi;
rifiutiamo tutte le mansioni che non ci competono: basta con il
volontariato
denunciamo tutte le situazioni di illegalità
COMITATO insegnanti e Ata precari
http://tiggilibero.altervista.org/
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