Personale della
scuola di nuovo in piazza contro i tagli del governo. A protestare gli
assistenti amministrativi di Palermo che quest´anno rimarranno senza
incarico. Ieri mattina un gruppo di applicati di segreteria non più
giovanissimi ha denunciato in via Fattori «il più grande licenziamento
di massa» degli ultimi decenni. "È inutile - sbotta Caterina Loiacono,
in servizio alla direzione didattica Borgo Nuovo fino al 31 agosto -
che il ministro sbandieri 36 mila immissioni in ruolo perché a Palermo
ne arrivano soltanto
8.
Per non parlare dei tagli che in un solo anno faranno sparire
oltre 170 posti». Ed è proprio questo il problema in provincia di
Palermo: assunzioni con contagocce e tagli con l´ascia. Dei 72 posti
vacanti contabilizzati dal ministero, 52 saranno coperti da altrettanti
docenti inidonei, obbligati dalla Finanziaria di luglio a chiedere il
passaggio nelle file degli assistenti amministrativi o dei tecnici. E
altri 12 posti saranno assegnati ad ex bidelli che hanno chiesto di
diventare assistente amministrativo. «Nelle segreterie arriveranno
docenti inidonei ed ex collaboratori scolastici mentre noi rimarremo a
casa senza stipendio», continua la Loiacono che, a 53 anni e per di più
vedova, dopo oltre dieci anni di incarichi, a settembre si ritroverà
senza lavoro e con un mutuo da pagare. Disagi condivisi da uomini e
donne capifamiglia. Come Marina Ferreri, 45 anni, tanti anni di
servizio alle spalle. «Dopo 12 anni mi danno il benservito. Come farò a
pagare l´affitto? Sono, o meglio ero, monoreddito e ho una figlia di 21
anni da mantenere», dice. Il collega Pietro Badagliacca di anni ne ha
47 anni e si trova nelle medesime condizioni: «Single, monoreddito e
con una figlia di 16 anni da mandare avanti». (da la
Repubblica di Salvo Intravaia)
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