Prima vennero a
prendere i precari e tutti furono contenti. Erano bamboccioni che
volevano il posto fisso, le ferie e gli straordinari pagati senza
assumersi alcun rischio imprenditoriale.
Poi vennero a prendere i lavoratori del settore privato che costavano
troppo, erano fastidiosi per la Confindustria. Le aziende si spostarono
in Paesi senza diritti sindacali, dove si pensa solo a lavorare. I
lavoratori diventarono cassintegrati o disoccupati. Qualcuno, tra i più
fortunati, precario.
Poi vennero a prendere gli insegnanti delle scuole pubbliche a decine
di migliaia, fannulloni pagati per scaldare la cattedra. Nessuno si
indignò, in fondo se l'erano cercata.
Poi vennero a prendere tutti i dipendenti della Pubblica
Amministrazione. Fu bloccato ogni aumento di stipendio, tagliata la
tredicesima, sottratto il Tfr e molti vennero licenziati. Non successe
nulla. I dipendenti pubblici rimasero in silenzio, si sentivano in
colpa per il debito pubblico.
Poi vennero a prendere i futuri pensionati. La data della pensione fu
spostata di un anno, poi di due, poi di cinque, poi per sempre. Nessuno
reagì. Soprattutto i parlamentari con la pensione (o vitalizio come
dice Veltroni) assicurata dopo una legislatura e chi in pensione c'era
già. Mors tua, pensione mea.
Ai politici cominciò a scarseggiare il materiale umano per la
macelleria sociale. Ma non si persero d'animo. Disponevano ancora di
risparmiatori, pensionati e proprietari di case. Le categorie già
colpite avrebbero apprezzato di non essere le uniche a pagare la crisi.
Poi vennero a prendere i possessori di titoli di Stato che furono
congelati per dieci anni.
Poi vennero a prendere i risparmiatori con un prelievo dal conto
corrente.
Poi tornarono a prendere i risparmiatori con la chiusura temporanea
delle banche.
Poi vennero a prendere i proprietari di case con un nuovo Ici e la
patrimoniale sugli immobili.
Poi vennero a prendere i pensionati togliendogli la pensione.
Poi, visto che nessuno protestava, dichiararono il default dello Stato.
Poi, precari, cassintegrati, disoccupati, insegnanti, dipendenti
pubblici, mai pensionati, ex pensionati, risparmiatori, proprietari di
casa e, in generale, tutti gli italiani ridotti alla miseria, vennero a
prendere i politici. Nessuno protestò.
(da http://www.beppegrillo.it/)
Liberamente
tratto da "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari" attribuita a
Bertolt Brecht.
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