L'anno
scolastico appena concluso è stato un anno in cui le associazioni delle
persone con disabilità sono state costrette a mettersi in trincea per
resistere ai tagli che stanno riducendo fortemente, in modo diretto e
indiretto, la qualità dell'inclusione scolastica, anche con riguardo a
diritti conquistati e ritenuti ormai non più discutibili. Si cercherà
di darne documentazione qui di
seguito.
1. Formazione nuove classi
Le prime avvisaglie si sono avute all'apertura delle scuole
quando si sono notate numerose classi composte da un numero eccessivo
di alunni, anche con disabilità, in palese violazione dei tetti massimi
fissati dal dpr n. 81/09. A nulla sono valse le proteste e si è
cominciato a rivolgersi ai Tar anche per questo aspetto; così
all'inizio dell'anno a Bari i genitori di una classe prima di un liceo
che era stata smembrata, disseminando gli alunni in altre prime per
risparmiare, si sono rivolti al Tar Puglia che ha immediatamente - con
ordinanza presidenziale - confermata la sospensiva, ordinato la
ricomposizione della classe sin dal primo giorno di scuola e poi deciso
con sentenza n. 00783 , depositata il 25 maggio, la conferma della
sospensiva che era stata già consolidata dal Consiglio di Stato,
rigettando il ricorso del ministero dell'Istruzione. L'esempio è stato
seguito dal Tar Lazio con una sentenza dell'11 aprile 2011, stavolta
espressamente per una classe con più di 20 alunni di cui uno con
disabilità. Malgrado la sentenza della Corte Costituzionale n. 80/10
sul ripristino del diritto alle deroghe per le ore di sostegno,
recepita legislativamente dalla legge n. 122/10 (art. 9), gli Uffici
scolastici regionali hanno rifiutato in moltissimi casi, le ore in più
richieste, costringendo le famiglie e le associazioni a promuovere
numerosi ricorsi al Tar, nei quali il Miur è stato sempre soccombente,
con obbligo di rifusione delle spese e risarcimento dei danni anche non
patrimoniali.
2. I tagli della Finanziaria per il 2011
La Finanziaria per il 2011, malgrado numerose ragionevoli richieste
delle associazioni, dell'Anci, Upi e Conferenza Stato-Regioni, ha
operato fortissimi tagli ai finanziamenti agli enti locali, riducendo
di molto la quantità e la qualità dei servizi di assistenza scolastica,
di trasporto gratuito e di assegnazione di ausili e sussidi agli alunni
con disabilità. Le associazioni aderenti a Fish e Fand hanno
organizzato una manifestazione di protesta pubblica in piazza
Montecitorio assieme a un cartello di associazioni "I diritti alzano la
voce" e col sostegno del Forum del terzo Settore. Comunque anche in
questi casi per ottenere la realizzazione dei diritti è stato
necessario rivolgersi ai Tar.
3. Nuove procedure per l'accertamento dell'handicap
La legge n.102/09 ha stabilito che tutti gli accertamenti, compreso
quello per l'handicap ai fini scolastici, a decorrere dal primo gennaio
2010 debbono essere effettuati con la presenza di un medico dell'Inps e
la domanda va inviata via internet. Pertanto per le iscrizioni all'anno
scolastico 2011/12 ( entro gennaio 2011), in mancanza di chiarimenti
del Miur, le famiglie hanno avuto grandi problemi, talora con gravi
ritardi per l'ottenimento delle certificazioni e quindi per la
richiesta delle ore di sostegno.
4. Circolare n. 21 sugli organici di diritto
L'11 Marzo il Miur ha trasmesso il decreto interministeriale sugli
organici di diritto, in cui si ribadiva l'obbligo del rispetto del
tetto massimo di 20/22 alunni nelle prime classi in presenza di un
alunno con disabilità. L'Ufficio scolastico della Lombardia, per essere
più realista del re ha diramato una circolare con la quale si diceva ai
dirigenti, in modo palese, di non tener conto di tali parametri ma di
formare in organico di diritto classi con 27/28 alunni, che non
sarebbero più state modificate in organico di fatto. Le associazioni
aderenti a Ledha, federazione lombarda aderente alla Fish hanno
duramente protestato e il provvedimento illegittimo è stato ritirato
dietro intervento del Miur.
5. Circolare n. 63 sugli organici di fatto
Il 13 Luglio il Miur ha emanato la circolare n. 63 recante le norme
sugli organici di fatto, anticipando di due giorni la pubblicazione
della legge n. 122/11, di cui riporta l'art. 19 (comma 11). Su tale
articolo c'e stato un duro braccio di ferro sommerso fra le
associazioni e il governo. Infatti una precedente bozza recava un comma
col quale si abrogava l'art. 5 (comma 2) del dpr n. 81/09 che fissa il
tetto di 20 alunni per la formazione di classi con alunni con
disabilità. Dopo la reazione ferma delle associazioni aderenti alla
Fish, il comma è scomparso dal testo definitivo.
6. Restrizioni ai permessi parentali
L'articolo 23 della legge-delega n. 183/11 ha reso più difficoltosa la
fruizione dei permessi per i genitori di minori con disabilità, di cui
all'art. 33 (legge n. 104/92); le norme in dettaglio si leggono sul
decreto legislativo n. 119/11. La Fish ha cercato di rendere più
ragionevoli tali norme riuscendovi solo in piccola parte.
7. La manovra correttiva di luglio
La legge n. 111/11 ha proceduto a ulteriori tagli alla spesa pubblica
anche nel campo della scuola pubblica. L'articolo 19 (comma 11), oltre
a quanto detto sopra, ha evidenziato l'obbligo anche dei docenti
curricolari di prendersi in carico il progetto d'inclusione; anzi
prevede una priorità nell'allocazione dei fondi per la formazione a
loro favore; però non si prevede l'obbligatorietà dei corsi di
formazione; se ciò voleva favorire una riduzione di richieste di ore di
sostegno, motivata da una maggiore formazione dei docenti curricolari,
tale strategia, come hanno precisato le associazioni, è perdente poiché
saranno assai pochi i docenti curricolari che aderiranno a tale
proposta ministeriale e quindi la necessità di ore di sostegno in più,
specie in presenza di classi superaffollate, permane.
8. Disegno di legge di riforma dell'assistenza
Contemporaneamente alla legge correttiva della manovra finanziaria, il
governo ha approvato un disegno di legge sulla riforma dell'assistenza
alle persone con disabilità, in cui si prevedono forti tagli alle
agevolazioni fiscali, e forse anche alle indennità di accompagnamento.
Fish, Fand e le associazioni aderenti, come ad esempio l'Anffas, sono
già in stato di mobilitazione per avviare manifestazioni, convegni
giuridici e proposte emendative, sperando di arginare i sicuri danni
che graveranno proprio sulle persone in situazione di maggiore gravità.
9. Respinti due tentativi di arretramento
In giugno e luglio alcuni parlamentari di maggioranza hanno presentato
sia alla Camera che al Senato una proposta di legge tendente a
privatizzare il sostegno, affidandolo a soggetti estranei alla scuola
che lo svolgerebbero con donazioni di privati compresi i genitori. Le
associazioni si sono immediatamente mobilitate, poiché ciò avrebbe
significato una palese rinuncia della scuola pubblica a gestire un
servizio che è un " livello essenziale" ai sensi dell'articolo 117
della Costituzione e deve quindi essere egualmente assicurato su tutto
il territorio nazionale. Con la privatizzazione invece si avrebbe avuto
più sostegno laddove vi fossero state maggiori donazioni, creando una
palese disparità di trattamento. Il sottosegretario Pizza, in occasione
di un incontro ufficiale con Fish e Fand, appositamente richiesto, ha
dichiarato che il governo disconosce tale iniziativa parlamentare anche
se proveniente da ambienti di maggioranza. Altra azione di contenimento
è stata svolta a proposito di una proposta di legge sui sordi, nella
quale si voleva riconoscere il linguaggio mimico gestuale, ribattezzato
Lis, come "lingua di una minoranza linguistica, costituzionalmente
garantita ai sensi dell'articolo 6 della Costituzione". A parte il
costo imprevedibile di un tale riconoscimento (interpreti gestuali in
tutti gli uffici pubblici statali , regionali e degli enti locali), si
sarebbe realizzata una manovra antinclusiva, dal momento che i sordi
ormai possono, se protesizzati e riabilitati per tempo con la
logopedia, parlare e sentire senza bisogno della "protesi umana"
dell'interprete gestuale. La proposta era passata al Senato; ma alla
Camera le associazioni, specie la Fiadda, sono riuscite a far eliminare
il riferimento all'articolo 6 della Costituzione e il termine "lingua
dei segni" dall'intitolazione della legge.
10. Gli argini degli Osservatori
Un argine per resistere ulteriormente e forse per ripassare al
contrattacco nel recupero dei valori dell'inclusione si è avuto con la
costituzione, presso il ministero delle Politiche Sociali
dell'Osservatorio che dovrà effettuare il monitoraggio circa il
rispetto della Convenzione Onu sui diritti delle persone con
disabilità, ratificata con legge n. 18/09, da parte delle norme e della
prassi italiane. Anche la ricostituzione dell'Osservatorio scolastico
presso il Miur, prevista per metà settembre, può giovare a rilanciare
l'attenzione della politica sulla qualità dell'inclusione scolastica
con beneficio per tutti gli alunni italiani e il miglioramento del
servizio pubblico di istruzione.
(da http://www.superabile.it di Salvatore Nocera,
vicepresidente nazionale Fish)
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