Il MIUR riferisce ai
sindacati, dopo l'incontro all'ARAN, sulla definizione del piano per le
assunzioni a tempo indeterminato di personale docente, educativo e ATA.
Avviato anche il confronto sui criteri di distribuzione del contingente.
Stabilizzazioni, perché?
Le assunzioni verranno realizzate anche in seguito alle vertenze per la
stabilizzazione del personale precario e per la ricostruzione delle
carriere per i precari promosse dalla FLC CGIL: la stessa
Amministrazione ha ammesso il timore determinato dalla possibilità di
incorrere in pesanti sanzioni somministrate dall'Unione Europea per
l'imputabilità dell'Italia in materia di assunzioni a tempo
determinato. Per questa ragione è una operazione vessatoria contro i
precari la cancellazione del gradone 3/8. Questa consente risparmi di
molto superiori alla invarianza della spesa e rafforza la nostra
convinzione di sospendere la firma dell'intesa ARAN. La vertenza
nazionale per la stabilizzazione, unita alle numerose iniziative di
lotta e alla mobilitazione messe in campo costantemente da FLC CGIL e
movimento dei precari hanno condotto a questo primo, importante
risultato, per noi ancora parziale.
I punti salienti del piano
Per l'a.s. 2011/2012 è prevista l'assunzione di:
• 30.300 unità di personale docente ed educativo, di
cui 10.000 da effettuare con retrodatazione giuridica dalle Graduatorie
ad Esaurimento vigenti nell'A.S. 2010/11 a completamento della
richiesta di assunzioni effettuata per il relativo anno.
• 36.000 unità di personale ATA da autorizzare in
base all'art. 39 della L. 449/1997
Si prevede:
• l'assunzione di 10.000 unità di personale docente
ed educativo dalle Graduatorie ad Esaurimento vigenti nell'a.s.
2010/2011, che per la FLC CGIL rischia di scatenare ulteriore
contenzioso perché in contrasto con la sentenza della Corte
Costituzionale che ha dichiarato illegittimi gli inserimenti in coda
nelle graduatorie ad esaurimento e rappresenta una mossa inedita nella
storia delle immissioni in ruolo del personale della scuola, realizzate
in genere in base allo scorrimento delle graduatorie vigenti nell'anno
di autorizzazione delle assunzioni
• di riservare per ciascun anno del triennio
2011/2013 una quota di posti ATA al personale docente inidoneo: un
altro ingiustificato furto di posti di lavoro, senza considerare
l'iniquità del trattamento riservato ai docenti inidonei e il
depauperamento delle professionalità degli ATA precari con anni e anni
di servizio.
• di non procedere, come è avvenuto finora, alla
surroga del personale già di ruolo che ottiene il passaggio di
ruolo/profilo.
Inoltre, possiamo annunciare che finalmente sarà bandito un concorso
ordinario per le assunzioni dei DSGA, su posti che irresponsabilmente
il MIUR ha tenuto liberi per anni e che finalmente, grazie alle
pressioni della FLC CGIL, saranno coperti.
Stabilizzazioni e retribuzioni dignitose, il nostro obiettivo
Alla luce di queste considerazioni, nonostante questo primo importante
risultato dovuto alla mobilitazione e alle iniziative di lotta nostre e
del movimento dei precari, la FLC CGIL ribadisce, innanzitutto, che
deve essere garantita la costante copertura di tutti i posti vacanti e
disponibili e devono essere assegnati tutti ai precari. Bisogna
garantire l'unità del Paese. Per questa ragione va assicurato al Sud un
numero adeguato di immissioni in ruolo. La lunga lotta della FLC CGIL
per la stabilizzazione di lavoratrici e lavoratori precari, a partire
dalla richiesta di cancellazione del piano programmatico del Ministro
Gelmini, disceso dalla L. 133/08, fino alla richiesta di sospensione
della firma all'ARAN per un'intesa che per noi è un ricatto, esige la
realizzazione di risultati ben migliori: 100.000 assunzioni subito,
senza se e senza ma, e un successivo piano di assunzioni in base alla
reale copertura del turn over. Non permetteremo che le immissioni in
ruolo avvengano tagliando i salari dei precari e demolendo
ulteriormente il Contratto nazionale. In questa fase in cui si
colpiscono pesantemente le condizioni dei lavoratori nessuno scambio
può essere fatto tra diritto alle stabilizzazioni e diritto a vedersi
riconosciuta, dopo tanti anni di sofferenza, una retribuzione dignitosa.
L'apertura di un tavolo politico presso la Presidenza del Consiglio,
che richiediamo da tempo, diventa sempre più urgente.
(da Flc-Cgil)
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