L'ARAN convoca i
sindacati per la sottoscrizione definitiva dell'accordo del 19 luglio.
La FLC CGIL chiede certezza nel numero di assunzioni e transitorietà
delle misure punitive verso i lavoratori. (da Flc-Cgil)
Giovedì 4 agosto siamo stati convocati presso l'ARAN alle ore 15 per la
sottoscrizione definitiva della pre intesa sottoscritta da CISL scuola,
UIL scuola, SNALS e Gilda il 19 luglio scorso.
In quell'occasione la FLC CGIL non aveva firmato ritenendo l'Intesa
un'arma a doppio taglio che interveniva pesantemente sulla struttura
retributiva senza dare certezze sulla effettiva consistenza del piano
triennale di assunzioni. Questa decisione è stata sottoposta al vaglio
degli organi dirigenti nazionali e del comparto scuola.
La FLC è disponibile a firmare l'accordo a condizione che questo
assicuri alcune garanzie minime:
1. esplicito riferimento alla triennalità del piano
di assunzioni previsto dal Decreto, concetto finora mai formalizzato in
alcun atto ufficiale. L'accordo deve dare certezza sul numero effettivo
delle stabilizzazioni al 1° settembre 2011 e sulle previsioni per gli
anni 2012/2013, combinando posti liberi e turn over. Secondo i nostri
calcoli ci sarebbe la possibilità di stabilizzare almeno 130 mila
precari;
2. transitorietà della rimodulazione dei gradoni
stipendiali prevista dall'art. 2 dell'accordo. In pratica la rinuncia
all'aumento dello stipendio (fascia 3-8) per coloro che hanno fino ad
11 anni di servizio deve essere un fatto eccezionale e transitorio che
non può andare oltre la durata triennale dello stesso piano di
stabilizzazioni. Ai lavoratori si chiede un sacrificio di non poco
conto, quindi, il governo ha il dovere di dire con chiarezza e
trasparenza quante assunzioni di docenti e ATA ci saranno nei prossimi
tre anni.
Certezza e trasparenza sui tempi e sulle modalità di attuazione del
piano triennale nella scuola ha chiesto alcuni giorni fa la Segretaria
Generale della CGIL Susanna Camusso inviando una richiesta di incontro
al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Gianni Letta.
La FLC CGIL è stata in prima fila nella lotta per rendere stabile il
lavoro, proprio per questo i piani di stabilizzazione devono rispettare
chi lavora già da anni nelle scuole. Anche così si rende un servizio
alla qualità della scuola pubblica. (da FLC-CGIL)
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